Celano. “Celano per anni è stato paralizzato da logiche individualiste, da un sistema che ha distorto il sistema democratico e che non ha favorito lo sviluppo economico e sociale del paese in maniera equa; favorendo di fatto pochi a discapito di molti altri”. Questo il grido d’allarme del circolo del Partito democratico di Celano alla luce dell’inchiesta “Acqua fresca” che ha portato agli arresti del sindaco, Settimio Santilli, del vice, Filippo Piccone e di altri tecnici e dipendenti comunali.
“Un sistema da rinnegare: è ora di accettarlo; è ora di recuperare il tempo perso, è ora di valorizzare Celano affinché possa crescere, così come accade in altri paesi limitrofi”, hanno continuato i membri del circolo Pd, “progetti che potevano essere realizzati in pochi mesi, sono durati anni per semplice clientelismo. Il modus operandi messo in atto da sindaco Santilli e vice sindaco Piccone non deve appartenere più alla città; un modus a discapito della collettività e della trasparenza che ha danneggiato in nostro sviluppo.
Grossolano e preoccupante il tentativo dei consiglieri di maggioranza di imputare e si potrebbe osare “scaricare” sul sindaco Piccone tutte i reati oggetto di indagine e provare a “salvare” la totalità della macchina comunale coinvolta. Come affermato dallo stesso Gip, come riporta la stampa, anche e non solo il sindaco Santilli era ben consapevole di quanto accadeva e nulla ha fatto per evitarlo. Se lo si vuole dichiarare ignaro a tali dinamiche forse la fiducia concessagli andrebbe messa in dubbio a prescindere.
Capiamo la delusione dei consiglieri rispetto ai gravissimi fatti accaduti ed è nella normalità delle cose prendere le distanze da come è stata gestita in questi ultimi anni la pubblica amministrazione: una gestione ed un sistema che per ovvietà non è stato condiviso con il resto dei consiglieri di maggioranza della vecchia amministrazione e soprattutto della nuova. Unica posizione in merito è quella di attendere che la giustizia faccia il su corso, ma non si può negare che vi sono delle vicende emerse che purtroppo non lasciano alcun’ombra di dubbio e che confermano quel che si sospettava da anni.
Ciò che ci si aspetta è che i consiglieri tutti devono dissociarsi da queste tattiche, devono orgogliosamente distaccarsi da metodiche indegne e non accettabili da nessuno e soprattutto da rappresentanze femminili. È’ tempo di consapevolezza; è tempo di rivolgere lo sguardo alla cittadina e di lavorare in segno della democrazia per Celano”.