Tagliacozzo. Come si dice? La vendetta va servita su un piatto freddo? Bè, in questo caso, possiamo dire tiepido, data la rapidità con cui è arrivata. “Festa nazionale” ieri, dopo l’uscita della Germania dalla competizione mondiale di Russia 2018, con la sconfitta impartita dalla Corea Del Sud per 2 a 0. Gli amanti del calcio italiano si sono così liberati in fantasia e sfottò sui sociale e nelle piazze e anche nella Marsica, non è mancato l’entusiasmo contro i tedeschi, specie a Tagliacozzo dove un gruppo di ragazzi si è proprio riunito in festa. Come non dimenticare le note frasi del capitano della squadra tedesca, Bastian Schweinsteiger che alla domanda sulla favorita per il mondiale, rispose “L’Italia”, dopo la mancata qualificazione degli azzurri ai mondiali. Oppure, “Ad ogni gol dell’Italia al mondiale, un gelato gratis”, sulla vetrina di una gelateria tedesca. “Se compri un televisore e l’Italia vince il Mondiale, te lo regaliamo”, sbeffeggiava il MediaWorld tedesco.
Una “maledizione per i vincitori”. La sconfitta della Germania non è molto diversa da quella della Francia che, dopo il trionfo ai mondiali in casa nel ‘98 e agli Europei nel 2000, fu eliminata ai gironi nella competizione di Corea 2002. Stessa sorte per gli azzurri di Lippi che, dopo la vittoria del 2006, non riuscirono a superare la prima fase dei mondiali in SudAfrica nel 2010 dove trionfò la Spagna, che a sua volta, nel 2014 non arrivò ai quarti. In Brasile, infatti, la Coppa del Mondo è stata alzata dalla nazionale tedesca, ma ieri la “profezia” ha colpito anche la Germania, regalando un’immensa gioia ai tutti gli avversari.
Schiamazzi, cori, strombazzate, quasi una vittoria. Tantissimi i giovani marsicani che sui social hanno sfogato la loro creatività contro i tedeschi: “Chiudiamo le valigie Beppe, torniamo a Berlino”, riprendendo la famosa frase di Fabio Caressa ai mondiali del 2006. Tanti invece hanno preferito lo sfottò storico-culturale “In Russia, i tedeschi non ce la fanno proprio a vincere”, ricordando i tentavi bellici di Hitler durante la seconda guerra mondiale. (r.c.m.)