“Se io fossi Babbo Natale…”
Un giorno noi amici Flavio, Beatrice e Berardino ci incontrammo per giocare come facevamo di solito ma a un tratto ci apparve in un fascio di luce luminosa Gesù. Noi ragazzi rimanemmo con gli occhi pieni di stupore per quello che stavamo vedendo, i nostri cuori battevano forte nel petto, Gesù ci annunciò preoccupato che babbo Natale quest’anno non poteva portare i doni ai bambini del mondo, perché si era preso una bella influenza con una brutta bronchite. Allora Gesù scelse noi, ma prima dovevamo affrontare un corso di preparazione. Il corso di preparazione consisteva nel conoscere e affrontare problemi sociali, culturali e religiosi. Il sociale comprendeva un lavoro di gruppo per confezionare dei pacchi regalo da donare ai bambini poveri e ai senza tetto. Oltre che preparare insieme i pacchi regalo abbiamo costruito i calendari dell’avvento, per fare ogni bambino felice. A ogni finestrella del calendario c’è la storia del Natale con dolcetti, angioletti e sorprese. Mentre con impazienza si attende l’arrivo del Natale, Gesù ci ha consigliato un dottore folletto per controllare la salute delle renne e se il motore della slitta era funzionante per volare nel cielo. Il dottore folletto visitò il pelo delle renne, se era formato da un grande mantello per difendersi dal gelo, perché anche nella fitta neve loro devono essere capaci di trainare la slitta con i loro doni. Stia certo che fossero anche ben nutrite, per affrontare il lungo viaggio. Gesù ci disse che babbo Natale è un signore panciuto vestito di rosso con il cuore d’oro che vuole bene a tutti bambini. I suoi compiti sono di smistare la posta e dare una risposta alle lettere, insieme ai folletti fabbrica tanti giocattoli. E quando è giunto il momento carica bene la slitta e li prende, parte nel cielo stellato e gira il mondo in un lampo. Allora scende dai tetti e sotto l’albero tira fuori dal suo sacco un regalo incartato. Ogni famiglia gli lascia sul tavolo biscotti del latte per poi tornare a viaggiare per tutta la notte e quando finisce il suo giro è già sotto il sole. Nel nostro viaggio attuale mettiamo da parte la fiaba per immergerci nel mondo reale. Quest’anno oltre a diventare dei perfetti babbo Natale, vorremmo portare un augurio a tutti i paesi del mondo che la guerra che si sta svolgendo in alcuni punti del mondo non deve accadere perché porta solo del male, rovinando anche la nostra infanzia. Anche noi bambini siamo molto preoccupati, la strage di Parigi è sconcertante!!! Quanti giovani morti figli, mogli e mariti… Il nostro pensiero in questo giorno di festa è rivolto a tutti quei bambini che nella loro sofferenza, malattia, fame, solitudine trovino sotto il loro albero il dono di una luce che illumini il loro percorso di vita. L’augurio di noi tre babbi Natale è di trovare in questo Santo Natale il dono più grande… Un mondo migliore!! Un mondo di pace!!