Avezzano. Sul caso grandi rischi, su cui è stata resa nota la motivazione della condanna degli “scienziati”, si chiede l’archiviazione della posizione dell’allora assessore alla Protezione civile, Daniela Stati. Un’istanza che arriva dagli avvocati ROberto Verdecchia e Alfredo Iacone.
Le motivazioni della sentenza della Cgr confermano la tesi accusatoria e parla di “mancata analisi del rischio e risultanze rassicuratorie sono emerse dalla riunione della Commissione Grandi Rischi, che hanno indotto gli aquilani a restare in casa mentre, con una condotta più prudente, si sarebbero potute salvare alcune vite”.
Secondo i legali, “non emergono elementi di rilevanza penale a carico della Stati, infatti secondo il giudice, “la presenza della Stati e di Cialente, oltre che del dottor Leone, alla riunione della Commissione non si è risolta in un apporto casualmente rilevante circa l’oggetto dell’incontro del 31 marzo ma è derivata solo dall’esigenza di divulgare l’esito della riunione”.
La “migliore indicazione” sulle rassicurazioni della commissione Grandi Rischi, si legge inoltre nelle motivazioni, “si ricava dalla lettura della frase finale della bozza del verbale della riunione, laddove l’assessore alla Protezione civile regionale Daniela Stati, in modo emblematico, dice: “Grazie per queste vostre affermazioni che mi permettono di andare a rassicurare la popolazione attraverso i media che incontreremo in conferenza stampa”. Billi sottolinea, nel documento di oltre 900 pagine, che “la rassicurazione non costituisce un segmento della condotta che il pm contesta agli imputati, ma costituisce in realtà l’effetto prodotto dalla condotta contestata”.
Riguardo alla frase finale del verbale della riunione della Commissione Grandi Rischi, che riporta le affermazioni della Stati, Boschi dice però: “non so che cosa abbia detto Strati, io personalmente non l’ho sentita dire che andava a rassicurare la popolazione” Per l’ex presidente dell’Ingv “é tutto privo di senso: che scopo avremmo avuto a rassicurare? Che cosa ci avremmo guadagnato? Le cose disoneste si possono fare, ma si fanno per qualche scopo”.