Avezzano. La brillante intuizione di uno chef, un giornalista enogastronomico, l’autore di un romanzo sul lago Fucino e un pubblico che ha apprezzato ogni singola portata. Potrebbe essere la scaletta di una puntata di un reality gastronomico e invece è il resoconto di quello che è andato in scena l’altra sera nel ristorante avezzanese “Minghino Cadadia”.
Il riuscito esperimento del giovane Emiliano Di Giampietro, è frutto di una geniale intuizione che lo chef ha avuto qualche mese fa. Emiliano si era chiesto come fosse la cucina prima che il lago, il nostro lago, venisse prosciugato. Da lì è partita una ricerca storica ed enogastronomica sulle ricette e i pesci che solcavano le acque del bacino lacustre. “Per organizzare una cena come questa” ci ha raccontato con orgoglio lo chef marsicano “abbiamo faticato tantissimo: il pescatore di lago è un mestiere in via d’estinzione e non è stato per nulla facile trovare un fornitore che ci rifornisse di così tante qualità di pesci. Quindi abbiamo dovuto procedere a piccoli passi per trovare la giusta combinazione in grado di restituire nel migliore dei modi il gusto del pesce di lago, notoriamente dotato di un sapore forte, per renderlo delizioso e accessibile a tutti”.
Ogni portata è stata commentata da Franco Santini, giornalista enogastronomico, che è riuscito a far cogliere nel migliore dei modi l’enorme mole di lavoro che c’è dietro alla preparazione di ogni singolo piatto. Il giornalista, inoltre, ha anche ricordato come fino al secolo scorso la produzione di vini della Marsica venisse considerata di prim’ordine, superiore persino a quella costiera. Durante la cena gli ospiti sono stati allietati da alcuni aneddoti e curiosità narrate da Francesco Proia, autore del romanzo “Polvere di Lago”. Con una serie di brevi monologhi l’autore marsicano ha saputo coinvolgere i presenti sui metodi di pesca, sul ruolo del pesce nella dieta medievale e far capire quanto fosse apprezzato il pescato del Fucino in tutta l’Italia centrale e nello stato pontificio. Non sono mancate, inoltre, leggende e riferimenti storici sul nostro ex lago.
La cena è stata un ottimo esempio di come, ognuno nel proprio settore, si possa collaborare per far riscoprire agli abitanti della marsica l’interesse per il proprio passato, anche se quel passato (purtroppo) non c’è più.