Avezzano. Il 6 maggio gli studenti delle classi 5H, 5I, 5A e 5B hanno avuto modo di assistere alla presentazione del libro “Avezzano. Storia della città moderna” attraverso la voce di alcuni autori che hanno partecipato alla sua stesura. Tra questi, sono stati ascoltati con grande interesse Antonella Valente, Federico Falcone, Stefano Bozzi e Sergio Natalia.
Nel corso dell’incontro si è parlato di vari aspetti della storia della Marsica salienti sia dal punto di vista dell’aspetto puramente fisico del territorio, tanto soggetto a grandi modifiche a partire da quella del prosciugamento del lago, che dal punto di vista economico, con le grandi trasformazioni dell’ultimo cinquantennio, che, per finire, dal punto di vista culturale.
Dopo i saluti ed il benvenuto della Dirigente Scolastica, prof.ssa Nicolina Tania Ulisse, che ha esortato gli studenti ad utilizzare la stessa forza, lo stesso impegno che hanno dimostrato i marsicani illustri del passato, sono intervenuti anche Pierluigi di Stefano, assessore alla cultura di Avezzano nonché ex studente del Vitruvio, che ha esortato i giovani studenti a potenziare le competenze di cittadinanza attiva sul territorio e l’avvocato Giampiero Nicoli, curatore del libro, che in maniera tanto sintetica quanto chiara ha aiutato i ragazzi ad approfondire
tante tematiche relative alla Marsica, e a comprendere quali siano ancora le sfide che in futuro riguarderanno i giovani di Avezzano e quelli delle comunità marsicane tutte.
Gli studenti, nell’ultimo passaggio, sono stati colpiti da una profonda osservazione che riguarda la vecchia cultura del popolo marsicano, quella che il terremoto distrusse insieme alle case. È stato importante, infatti, comprendere quanto il terremoto non solo abbia causato tante vittime ma abbia anche cancellato quella che è stata la cultura passata della Marsica, conducendo sostanzialmente all’abbandono di molti di quegli elementi che hanno costituito la formazione della civiltà locale ma che, per fortuna, di recente si stanno riscoprendo vitali per comprendere e vivere al meglio il presente.
I lavori si sono conclusi con una serie di quesiti posti dai presenti, molto apprezzati dai relatori perché hanno condotto verso altri spunti di riflessione. Per gli studenti sì è trattato, in definitiva, di un importante momento di crescita, con uno sguardo verso le prospettive future della città ma con i piedi saldamente ancorati al glorioso passato della Marsica.