Pescina. Tra il 15 e il 16 dicembre a Pescina si è conclusa la XXVI Edizione del prestigioso “Premio Internazionale Ignazio Silone”, dedicato alla vita e all’opera dello scrittore abruzzese. La prima giornata ha riguardato la celebrazione dei 90 anni dalla pubblicazione del romanzo Fontamara, mentre nella seconda dalle ore 10.30 si è svolta la premiazione vera e propria, presso la sala conferenze del Teatro San Francesco.
La premiazione è stata moderata dal giornalista Luca di Nicola. Si è aperta con i saluti istituzionali del sindaco di Pescina Mirko Zauri e dell’assessore alla Cultura Antonio Odorisio. Si sono poi susseguiti gli interventi di Gianluca Alfonsi, delegato della provincia dell’Aquila, del consigliere regionale Simone Angelosante, che ha portato i saluti del presidente Lorenzo Sospiri, e del consigliere regionale Americo Di Benedetto. Sono arrivati anche i messaggi di Nazario Pagano, presidente della Prima Commissione della Camera dei Deputati, e di Elisabetta De Blasis, con un video dal Parlamento Europeo.
Gli interventi delle varie autorità hanno sottolineato come il Comune di Pescina stia dando sempre più importanza alla cultura come mezzo per valorizzare il territorio: “La cultura non spopola”. Attraverso la valorizzazione di figure come Silone e Mazzarino e della propria storia e attraverso una particolare attenzione rivolta alle sue attività di promozione culturale, Pescina ha ottenuto il secondo posto a livello nazionale tra le città candidate a Capitale Italiana della Cultura 2025.
Si è discusso anche della figura di Silone e del ruolo che questo autore ha ricoperto nella storia dei diritti civili: era proprio questa la tematica del concorso. Gli elaborati che i candidati hanno realizzato dovevano definire un ponte storico nella lotta al potere per i Diritti Umani, partendo dal coraggioso condottiero Marso Quinto Poppedio Silone, che in Età Repubblicana capeggiò una guerra perché gli Italici ottenessero la cittadinanza Romana, e arrivando fino a Ignazio Silone.
Egli, in piena epoca fascista, ebbe il coraggio di affermare apertamente il valore dell’antifascismo attraverso la propria opera. Per questo dovette fuggire dall’Italia e rifugiarsi in Svizzera, dove pubblicò il suo capolavoro Fontamara. Nel romanzo descrisse realisticamente – a tratti crudamente – le condizioni dei cosiddetti “cafoni”, ovvero i poveri contadini dell’Italia centro-meridionale, durante l’avvento del fascismo. Fu una chiara opera di denuncia, che ancora oggi può essere di esempio e di ispirazione nell’inesausta lotta per i diritti civili, a livello locale e globale.
A seguito dei vari interventi, Luca De Nicola ha annunciato i vincitori del concorso:
- IV classificata Marta Rosati della classe 4A del Liceo Classico “Torlonia” di Avezzano. Con lettura menzione;
- III classificato Nicolas Martellone della classe 5B del Liceo Scientifico Statale “M. Vitruvio Pollione” di Avezzano. Con lettura menzione;
- II classificato Armando Evangelista della classe 4A del Liceo Classico “Torlonia” di Avezzano. Con lettura menzione;
- I classificata Maria Barbieri della classe 2A del Liceo Classico “Torlonia” di Avezzano. Con lettura menzione.
È stata, inoltre, rivolta una menzione speciale al Prof. Alessandro Grimaldi, Dirigente Medico della ASL 1 dell’Aquila, per il coraggioso e generoso impegno in prima linea durante gli anni più critici della pandemia da Covid-19. In seguito, è stato proposto un filmato, con lo slogan “La cultura non spopola”. La cerimonia della premiazione si è chiusa con la lettura, da parte di Vincenzo Parisse, presidente Consiglio Comunale di Pescina, del messaggio del Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele.