Avezzano. “La città di Avezzano, grazie a un’amministrazione totalmente fallimentare, è passata da capofila della Marsica a territorio fantasma nella geografia regionale: lo conferma il flop dell’ultimo incontro sulla Grande Marsica, disertato da gran parte dei sindaci marsicani. È evidente che la nave del sindaco sospeso di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, autoproclamatosi capo dell’operazione stessa, sia ormai vicina a toccare l’abisso”. Così il consigliere comunale di Avezzano e coordinatore della Lega della provincia dell’Aquila, Tiziano Genovesi, che torna a chiedere chiarezza sugli equilibri interni all’amministrazione comunale.
“Cambiano i suonatori, ma la musica è sempre quella: è ormai chiaro che l’isolamento geopolitico della città sia dovuto allo scudo civico dietro il quale si continua a nascondere questa maggioranza che predica civismo e strizza l’occhio alla sinistra – tuona Genovesi – Non vorremmo che il sospeso si stia preparando, così come diversi personaggi della sua maggioranza, a indossare le vesti del Partito democratico in vista delle prossime elezioni regionali. Abbiamo chiesto trasparenza in più occasioni per il bene dei cittadini di Avezzano, che hanno votato un progetto diverso da quello che si sta portando avanti. Ad oggi non abbiamo avuto risposta e il silenzio dell’amministrazione non fa che confermare questa ambiguità politica”.
Secondo il coordinatore provinciale del Carroccio, il civismo sbandierato in campagna elettorale è stato solo “fumo negli occhi”.
“La maggioranza esca allo scoperto e la smetta di definirsi civica – aggiunge – La città ha capito che non c’è mai stata una reale divisione tra i Dem e i dipangraziani, ai quali non resta che vuotare il sacco e, con coraggio e onestà intellettuale, ammettere che la squadra fa capo al Pd”.
“Avezzano è al palo proprio perché la sinistra di Di Pangrazio non sta lavorando per la città ma per le alchimie regionali. Se negli altri territori, infatti, la corsa alle prossime elezioni sembra ancora lontana, nel capoluogo marsicano il semaforo verde si è acceso già da mesi. Scatto anticipato o falsa partenza? In entrambi i casi a pagare l’inerzia di un’amministrazione che sta gareggiando con le ruote sgonfie sono, come sempre, i cittadini”.