Massa d’Albe. Grande attesa per “Cimbalu d’amuri. Canzoni d’amore a Palermo e in Sicilia nel Seicento”, che si terrà nella Chiesa di San Pietro in Albe martedì 11 luglio, alle ore 21:15, con l’Arianna art ensemble, composto da Debora Troìa, voce; Paolo Rigano, chitarra barocca; Silvio Natoli, tiorba, colascione; Cinzia Guarino, clavicembalo; Matteo Rabolini, percussioni.
Tra Seicento e Settecento Palermo, tra luci e ombre, visse un periodo di grandi trasformazioni ed innovazioni, in cui la città assunse l’aspetto di grande capitale. Soprattutto per la musica fu un periodo di incantato fervore. Stili ed etnie si mescolavano in straordinaria creatività. Precipitata nella rovina economica, la protagonista femminile, dovrà sopportare sradicamento e violenza, ma sulla sua strada incontrerà un musicista e, con lui, una travolgente storia d’amore. Sarà lui a insegnarle l’arte di un canto malioso che non dimentica il dolore e che lascia risuonare la sua protesta contro le offese del mondo.
Le Musiche di questo spettacolo, frutto di una ricerca musicologica di Paolo Rigano, mirano a ricreare la luce e l’atmosfera nelle strade e nei vicoli delle città siciliane e di Palermo, durante la dominazione spagnola. Danze, tonos humanos, canzoni- arie antiche siciliane sono eseguiti con gli strumenti dell’ epoca e la tecnica esecutiva del tempo. I brani musicali sono collegati da un testo tratto dal racconto “Canto perchè l’amor non passa” di Gianfranco Perriera.