Avezzano. Hanno iniziato la protesta “dura” gli studenti dell’Istituto tecnico commerciale “Galilo Galilei”, e lo hanno fatto con l'”occupazione”, come la chiamano. Ma in realtà è una sorta di “autogestione” vsto che al suono della campanella la cosiddetta “occupazione” cesserà e tutti se ne torneranno a casa. Hanno iniziato la protesta in un giorno difficile per il mondo della scuola, con uno sciopero dei docenti prima sospeso e poi confermato da una delle sigle sindacali. Lo sciopero della scuola è stato infatti confermato da Flc Cgil e sospeso invece dalle altre sigle dopo l’incontro di giovedì a Palazzo Chigi con il Governo, nel quale si è trovato l’accordo sullo scongelamento degli scatti di anzianità per il personale scolastico. La Cgil sostiene invece che il ripristino degli scatti di anzianità per il 2011 ha bisogno di una copertura di 480 milioni di euro, ma il Ministero dell’Economia e delle Finanze, dopo i tagli di ben 8 miliardi in tre anni, avrebbe certificato risparmi pari a 86 milioni. Gli altri 394 milioni, secondo la Cgil, andrebbe tagliato dai fondi della scuola. I ragazzi si sono inseriti nella protesta e denunciano disservizi nel mondo della scuola, il pericolo di tagli e anche questioni di principio. Sentono a rischio anche il diritto di sciopero soprattutto dopo gli episodi del 14 novembre quando la polizia avrebbe “manganellato” studenti minorenni che volevano raggiungere i palazzi del potere per protestare contro il governo. Era dagli inizi degli anni 90 che gli studenti ad Avezzano non provavano ad avviare una occupazione degli istituti.