Luco dei Marsi.”Sforzati sempre di vedere oltre le nuovole più nere!”. Così inizia il post che, nella giornata di ieri, hanno pubblicato i ragazzi del gruppo scout Agesci di Luco dei Marsi per annunciare il saluto alla loro storica sede nel convento dei frati Cappuccini.
“Si svuota e si toglie roba in un viavai di capi: qualcuno entra silente guardandosi intorno, altri con gli occhi lucidi serrano le labbra per trattenere il magone ed i più giovani van giù di battute per strappare qualche sorriso…ma la tristezza è li, uno spettro invisibile che accomuna tutti, anche chi non vuole darlo a vedere… Si chiude un bellissimo e lungo capitolo di parte dell’attività. Ringraziamo chi per tanti anni ci ha aiutato e sostenuto, ha reso possibile quello che abbiamo vissuto e abbiamo fatto vivere. Grazie a chi ha dato inizio a questa avventura, a chi l’ha supportata, a chi l’ha portata avanti e anche a chi oggi ha dovuto smontare e togliere, e dovrà continuare ancora per un po! Grazie a tutti! Come ci ha insegnato B.P. lasceremo il posto migliore di come lo abbiamo trovato!” hanno scritto gli scout.
Dall’altra parte, questa mattina, è arrivata la dichiarazione del Sindaco Marivera De Rosa che, sempre sul suo profilo Facebook, ha dichiarato il perché di questa scelta.
“…Purtroppo, mi corre l’obbligo di specificare quanto segue. Nel 2006 l’Agesci locale ha ottenuto, dall’amministrazione comunale, in concessione gratuita il piano seminterrato del convento dei Cappuccini. In questi 14 anni l’Associazione ha utilizzato liberamente e in modo esclusivo non solo il suddetto piano, ma tutta la struttura. Nessuno è mai andato a obiettare alcunché, e tantomeno, negli scorsi anni, la mia Amministrazione, con la quale le associazioni sono tornate protagoniste. Nessuno ha avuto da ridire, neanche quando, a differenza di come stabilito nella convenzione, neanche l’area della costruzione non rientrante nella concessione è stata lasciata nella effettiva disponibilità del Comune e del resto della cittadinanza (perché occupata da attrezzature dell’Agesci e impegnata da quest’ultima per tutte le attività che ha inteso fare, inclusa la ricorrente cessione degli spazi ad altri gruppi scout provenienti da altri luoghi, ma non mi interessa entrare nel merito di ciò). Di nuovo c’è che oggi abbiamo all’avvio i cantieri per dare al paese un patrimonio di edilizia scolastica sicuro e confortevole, tre scuole da svuotare (e parliamo di banchi, lavagne, armadi, sedie, suppellettili varie, documenti, attrezzature di ogni tipo) e un’emergenza Covid che richiede il triplo dello spazio per sistemare i nostri ragazzi, sempre se vogliamo farli tornare a scuola a settembre” scrive la sindaca De Rosa.
“Con l’ufficio tecnico abbiamo riordinato l’elenco degli spazi disponibili, chiesto alle associazioni che sono ospitate nell’ex municipio di cooperare, lasciando gli spazi e portando via quanto albergato lì, con l’idea di ricollocare in seguito le associazioni in altri spazi, dopo aver sistemato le priorità, che sono i nostri ragazzi. E succede che balzi all’occhio il fatto che il piano terra del convento, ufficialmente nella disponibilità del Comune e dunque della cittadinanza, serve oggi più che mai e deve essere utilizzato. Per deposito, per le associazioni, per le attività: tante le necessità e pochi gli spazi utili. Abbiamo chiesto dunque all’Agesci di liberare gli spazi occupati “abusivamente”, offrendo non solo il tempo in più richiesto, ma anche la possibilità di lasciare lì dov’è una parte dell’attrezzatura, dando però la possibilità a tutte le altre associazioni che ne avessero fatto richiesta, contro pagamento di una quota prefissata, di usarle, esattamente come fa un’altra storica associazione di Luco in un altro locale, regolamentando cioè la situazione e facendo in modo che l’Agesci non avesse più di tanto disagi. E soprattutto continuasse a usare liberamente l’intera area oggetto di concessione (ma anche quella sopra, all’occorrenza, sebbene in modo non esclusivo per le esigenze sopra dette) cosa mai messa da noi in discussione (pertanto nessuno ha sfrattato nessuno). Succede che oggi mi corre l’obbligo di chiarire quanto sopra perché qualcuno, e in primis proprio chi ha scaraventato per anni nel medioevo politico, amministrativo, culturale e sociale il nostro paese, si è preso la briga di insultare me e la nostra amministrazione, aizzando la solita ristretta e livorosa tifoseria e dicendosi “senza parole”, nel più meschino e sfacciato, oltre che maldestro, tentativo di strumentalizzazione politica” continua il primo cittadino De Rosa.
“Sì, proprio chi senza parole lo è stato – salvo rare e infelici uscite – per cinque anni, come senza fatti, salvo alcuni che avrebbe fatto bene a evitare, oggi parla di “scempio amministrativo”, dimostrando ancora una volta di non sapere di cosa si stia parlando, e tanto meno di saperne di amministrazione. E dispiace, profondamente, anche che chi a chiacchiere si professa solidale e collaborativo, a fronte di esigenze della collettività dimostri esattamente il contrario, ancora una volta fomentando divisioni e polemiche, dove non c’era proprio nulla da polemizzare, ma semplicemente fare la cosa corretta nonché doverosa, e porsi proprio a servizio di quella collettività che a quanto pare si considera tale solo quando è utile e funzionale al proprio orticello. Mi dispiace per qualcuno, ma confermo: il mio “orticello” è la nostra Comunità, e a quella devo provvedere e continuerò a farlo finché di questo sarò incaricata e con tutte le mie energie. Avrei fatto volentieri a meno, come è mia abitudine (e mi pare che sia chiaro), di soffermarmi su certe miserie del recente passato del nostro paese, preferendo i fatti alle sterili polemiche con degli “ex qualcosa”, e corte annessa, che ogni tanto ci tengono a dare prova di esistenza in vita, e ogni volta in modo più inopportuno e triste. Qualcuno ha perso un’altra buona occasione di tacere, ma offre a me però un’occasione per anticiparvi che nei prossimi giorni prenderanno vita nuove attività rivolte in particolare alle famiglie e ai più piccoli, e per invitare tutti i cittadini a partecipare alle prossime iniziative che, pur se in modo limitato e nel rispetto delle prescrizioni del periodo che viviamo, organizzeremo. Anche ai Frati, che tanta parte hanno nella nostra memoria e nel nostro cuore, e che torneranno, ancor più in tempi normali, a disposizione di tutte le associazioni , come lo sono dell’Agesci (nessuno ha messo in dubbio ciò), e di tutti i cittadini, grandi e piccoli” conclude il sindaco De Rosa.