La primavera è da sempre una delle stagioni migliori per viaggiare. Le giornate si allungano, le temperature salgono e le mete migliori al mondo non sono ancora invase dai turisti. C’è solo un piccolo problema. Quest’anno aprile sarà caldissimo per quanto riguarda gli scioperi del personale di volo e di quello degli aeroporti. Ma niente paura. Stiamo per scoprire come affrontare tutti i possibili inconvenienti, come chiedere un risarcimento se il nostro volo viene cancellato, quali sono i nostri diritti, e come trasformare un disagio in una opportunità per fare nuove ed entusiasmanti esperienze.
Gli scioperi previsti ad aprile
Il calendario delle proteste che riguarderanno voli e aeroporti è già noto. Si parte con la due giorni del 3 e 4 aprile 2023 con la fermata di 4 ore del personale dei principali scali italiani, si prosegue con le possibili proteste delle compagnie low cost internazionali (non ancora fissate) e si arriva all’inizio di maggio con un’altra fermata prevista per il giorno 3. Un programma decisamente denso e che potrebbe portare notevoli disagi ai passeggeri sotto forma di ritardi dei voli o cancellazioni tout court. Ma per fortuna la legge ci tutela in caso di disagio ed è il momento di capire come e in che modo.
Voli UE: quando mi spetta il rimborso per il volo cancellato
Entriamo più nel dettaglio e proviamo a capire se e quando ci spetta il rimborso per la cancellazione del volo. Tutto questo per quanto riguarda i voli UE.
- Non abbiamo diritto a risarcimenti di nessun tipo se l’avviso di cancellazione precede di 14 giorni la partenza fissata.
- Non abbiamo diritto se la compagnia ci avverte con un preavviso compreso tra 13 e 7 giorni e sostituisce il volo con un altro che parte non più di due ore prima dell’altro.
- Non abbiamo diritto se il preavviso è inferiore alla settimana e il nuovo volo parte non più di un’ora prima.
- Non abbiamo diritto se la cancellazione è dovuta a circostanze eccezionali (limitazioni al traffico aereo, emergenze politiche, mediche e meteorologiche).
In tutti gli altri casi ci spetta un risarcimento.
Voli internazionali: quando mi spetta il rimborso per il volo cancellato
Per i voli internazionali e per quelli statunitensi le tutele sono decisamente minori.
- Nel primo caso abbiamo diritto soltanto al rimborso delle spese causate direttamente dalla cancellazione.
- Nel secondo la legge non prevede nessun tipo di compensazione.
L’entità della compensazione economica varia in base alla destinazione, alla lunghezza del viaggio e all’orario di arrivo del volo sostitutivo. Si passa dai 250 euro di rimborso per i voli più corti di 1.500km con ritardo inferiore alle 2 ore per arrivare ai 600 euro dei voli più lunghi di 3.500 km con ritardo superiore alle 4 ore.
Come chiedere il risarcimento per la cancellazione
Una volta capito se abbiamo diritto o meno al rimborso dovremo muoverci per inoltrare la richiesta di risarcimento. Le opzioni sono molte.
- La prima è quella di affidare la pratica a società come AirHelp che da anni si occupa di aiutare viaggiatori italiani e internazionali a gestire senza stress i casi di voli cancellati e chiedere i rimborsi ai quali hanno diritto con successo.
- In alternativa possiamo muoverci in prima persona, sia fisicamente che telematicamente e chiedere il risarcimento direttamente alla compagnia.
Qualunque sia la nostra scelta ci serviranno:
- I documenti relativi alla prenotazione, la carta d’imbarco e gli scontrini di tutto quello che abbiamo speso durante l’attesa in aeroporto.
- A questi, se abbiamo deciso di accettare un volo sostitutivo, vanno aggiunte testimonianze fotografiche o video che attestino il ritardo accumulato. Saranno fondamentali per stabilire l’entità del risarcimento economico.
Cosa fare se siamo costretti ad aspettare in aeroporto
Il volo è stato cancellato improvvisamente e siamo costretti ad aspettare quello nuovo in aeroporto? Non scoraggiamoci e non facciamoci prendere dal panico. Gli aeroporti potrebbero rivelarsi dei luoghi magici per fare nuove esperienze. Se l’attesa è relativamente breve possiamo approfittarne per assaggiare la cucina tipica locale, per mettere alla prova le nostre conoscenze linguistiche o per farci aiutare nella definizione dell’itinerario di viaggio una volta giunti a destinazione. O, semplicemente, possiamo dedicarci allo shopping nei numerosi negozi duty free.
Cosa fare se l’attesa è più lunga
Non sempre l’attesa in aeroporto si riduce alla canoniche 2-3 ore. In molti casi è decisamente più lunga e può toccare la mezza giornata. Ovvero troppo tempo per aspettare nello scalo e troppo poco per prenotare un albergo e riposarsi. Quale migliore occasione per visitare le città che ospitano i principali aeroporti internazionali? Se ad esempio ci troviamo dalle parti del Los Angeles International Airport avremo a disposizione a meno di 10 km di distanza la meravigliosa Manhattan Beach. Oppure la ridente Santa Monica, ad appena 15 minuti di auto dall’aeroporto.
Non mancano perle da visitare anche nel Vecchio Continente. Dobbiamo aspettare a Bruxelles? Allora non possiamo perderci la splendida cittadina di Mechelen, ovvero la Venezia del Belgio. Siamo fermi a Parigi al Charles de Gaulle? Allora è importante sapere che a meno di 40 minuti di macchina c’è Versailles con la sua celeberrima reggia, i suoi musei e la sua eleganza senza tempo.