Celano. Gli svuotano la Postepay, lui chiede il risarcimento alle Poste che si oppongono, ma il giudice condanna il colosso delle telecomunicazioni a risarcire tutto. Questo perché l’ammanco era stato causato, con ogni probabilità, da una truffa.
Le Poste si erano opposte alla richiesta ma un celanese di 35 anni ha deciso di trascinare il colosso italiano in tribunale e alla fine ha avuto ragione. Il giudice di Avezzano ha infatti condannato la società di telecomunicazioni a risarcire il cliente.
L’odissea del giovane marsicano è cominciata quando si è accorto, dopo alcuni mesi dall’acquisto della carta prepagata, di alcuni prelevamenti di denaro avvenuti sul suo conto ma che lui non aveva mai fatto. Con tre movimenti avevano infatti portato via oltre 500 euro.
Dalle ricostruzioni tecniche è emerso che era stato fatto un trasferimento su un conto Western Union, un sistema di pagamento che garantisce l’anonimato e che non è rintracciabile. Altri due prelievi erano stati fatti in agenzie per il gioco d’azzardo. Autori delle scommesse sembra siano state alcune persone della provincia di Frosinone.
Dopo diverse udienze il giudice ha emesso la sentenza è al marsicano, difeso dagli avvocati Luca e Pasquale Motta, è stato restituito il denaro sottratto illecitamente. “Si tratta di un importantissimo principio a tutela dei consumatori”, ha commentato l’avvocato Motta.