Avezzano. Il Partito democratico di nuovo in campo a sostegno dell’agricoltura del Fucino. Dopo l’incontro di Celano, organizzato in piazza IV Novembre, gli ecologisti democratici, Giovanni D’Amico, vice presidente del Consiglio Regionale, Ermanno Natalini, Vincenzo Pisegna e Loreto Ruscio hanno incontrato la stampa per comunicare la richiesta di un consiglio comunale straordinario sull’emergenza idrica. L’agricoltura del Fucino, con le sue oltre 1.200 aziende e 7.000 lavoratori, rappresenta una grande risorsa ambientale ed economica. Sicuramente tra le più importanti e significative dell’intera economia abruzzese. Non possono quindi lasciare indifferenti i gravi ed annosi problemi di cui soffre e non le consentono di esprimere tutte le proprie potenzialità. La siccità che ha colpito nuovamente il Fucino è solo l’ennesimo episodio di una serie di calamità che si ripetono ogni anno e ostacolano il lavoro e la vita di tanti imprenditori e lavoratori. Oggi la siccità, lo scorso anno l’alluvione che aveva allagato i campi ritardando la semina. Ci sono poi i problemi legati al mercato agricolo e ai ricatti che i produttori devono accettare per poter vendere e molto spesso svendere i loro prodotti. Il Partito Democratico e gli Ecologisti Democratici facendo leva dalle conclusioni del dibattito iniziato nella piazza di Celano lo scorso 22 luglio, ribadiscono la proposta di coinvolgimento di tutte le istituzioni, le forze politiche e le associazioni di categorie in un tavolo di lavoro nel quale elaborare proposte condivise per il Fucino. La sede di questo confronto potrebbe essere la città di Celano, dove hanno sede il maggior numero di imprese agricole. Invitiamo quindi il Consiglio ed i Consiglieri comunali della Città di Celano a convocare immediatamente i Sindaci di tutti i comuni della Marsica, i rappresentanti della Giunta Regionale, i rappresentanti dei partiti, delle associazioni di categoria, del Consorzio di Bonifica e degli enti pubblici competenti per il Fucino, ad un Consiglio Comunale straordinario che attivi un tavolo di confronto in cui si gettino le basi di una concertazione positiva che in breve tempo sviluppi le ingenti risorse umane e finanziarie coinvolte e definisca un progetto di medio e lungo termine, ampiamente condiviso, da mettere a patrimonio per il governo del servizio idrico e per l’agricoltura del Fucino.
In quella sede le linee guida del PD e degli Ecologisti democratici saranno quelle di ripartire da una seria riorganizzazione della struttura di governo del comparto agricoltura che faccia chiarezza sui ruoli, le competenze e le funzioni sulle politiche agricole del Fucino e la gestione delle sue infrastrutture. La cancellazione dell’ARSA avvenuta ormai un anno fa non consente ulteriori ritardi. Le risorse regionali, umane e finanziarie, devono essere riorganizzate in fretta per rispondere alle esigenze dell’economia agricola fucense. Occorre, inoltre, riprendere immediatamente le iniziative di monitoraggio del sistema Fucino, dalla riattivazione delle centraline meteo al rilevamento dei dati delle falde acquifere. Si propone a tal proposito di riannodare un rapporto forte e continuativo con l’università dell’Aquila, che può mettere in campo le sue ricerche ultra decennali sul Fucino che hanno portato ad accumulare ed elaborare una enorme mole di informazioni, e riprendere gli studi e gli approfondimenti che sono stati interrotti. La soluzione dei problemi non può infatti prescindere da un serio lavoro di ricerca e di studio del territorio.