Avezzano. Giovanni Massaro, Vescovo dei Marsi, ha scelto la Grotta di Ciccio Felice per rivolgere gli auguri di Natale alla sua diocesi. Una scelta precisa, tutt’altro che casuale, carica di significati storici, spirituali e umani, per Avezzano e per l’intera Marsica. La grotta, abitata fin dal Paleolitico, è stata un importante rifugio durante gli anni più bui della Seconda guerra mondiale. Tra il 1943 e il 1944, infatti, ha offerto riparo a molti cittadini avezzanesi in fuga dai bombardamenti.
E proprio da qui il vescovo Massaro ha voluto idealmente abbracciare la sua comunità, ricordando come il “rumore delle bombe e delle armi” non appartenga solo al passato. “Purtroppo – ha detto – continua ad essere assordante in tanti Paesi del mondo”, insieme al pianto di madri, bambini e giovani vittime della guerra. A queste tragedie globali, il vescovo ha affiancato le difficoltà quotidiane che toccano tutte le famiglie: il lavoro, la salute, l’incertezza del futuro. Eppure, nel suo messaggio, risuona sempre una certezza di fede: Dio non resta spettatore della storia, ma sceglie di entrarvi, di farsi vicino all’umanità. “Natale è una presenza, Natale è un incontro, Natale è un abbraccio”, ha sottolineato il vescovo, richiamando l’immagine potente e tenera del Dio bambino, capace di scacciare la paura del buio e della solitudine.
Un passaggio centrale del messaggio ha riguardato il vero bisogno dell’uomo: l’amore. Non quello che si confonde con il possesso, il potere o la ricchezza, ma quello semplice e disarmante che nasce da un abbraccio. “L’amore – ha ricordato Massaro – non lo trovi nei sotterranei di una banca, non veste abiti lussuosi”. L’amore vero è gratuito, umano, incarnato, come l’abbraccio di un bambino che “porta luce nel mondo”. L’invito finale è un appello al silenzio e all’ascolto, in controtendenza con il frastuono che spesso accompagna il Natale contemporaneo. Fermarsi, fare spazio, lasciarsi incontrare e farsi abbracciare da Gesù bambino: solo così, ha concluso il vescovo, “sarà festa, sarà gioia, sarà davvero Natale”.
Dalla Grotta di Ciccio Felice il messaggio del Vescovo Massaro si fa eco di una speranza antica ma sempre nuova: una luce può nascere anche nelle notti più buie, e cambiare la storia. E alla fine del video la grotta si trasforma, e per una notte diventa la capanna di Betlemme che ospita il bambinello. Il filmato è stato realizzato da Francesco Proia, la chitarra è suonata dal maestro Alessandro Sbrolli, mentre le immagini del drone sono di Francesco Chicarella.







