Pescina. Tornano nella Marsica gli artificieri del 6° Reggimento Genio Pionieri dell’Esercito. Questa volta l’operazione ha interessato il brillamento di una granata trovata non lontano dalla strada regionale Marsicana, tra Pescina e la frazione Venere.
L’intera Marsica è sempre stata una zona a rischio per il ritrovamento di ordigni bellici, molti rimasti inesplosi per oltre mezzo secolo.
Una ventina di giorni fa, un pastore ha trovato un piccolo ordigno bellico in una zona piuttosto isolata e lo ha subito segnalato ai carabinieri forestali competenti per territorio.
Si tratta di una bomba a mano, ancora piena di esplosivo. Una granata, di quelle utilizzate nella Seconda Guerra Mondiale, più che altro a scopo difensivo. Il piccolo ordigno, una granata Mk2 USA, è stata fatta brillare questa mattina.
Si trovava in una zona dove non ci sono case ma comunque non molto distante da alcune strutture commerciali.
Ad allertare gli artificieri sono stati i carabinieri della locale stazione, al comando del luogotenente Rocco Alì.
I militari dell’Arma in questi giorni hanno mantenuto l’area interdetta e questa mattina hanno interrotto la circolazione nella zona fino a quando l’operazione non fosse stata conclusa.
La bomba era grande come un pungo della mano e la sua esplosione ha interessato un raggio di circa 50 metri.
L’operazione di brillamento e di bonifica dell’area è stata coordinata dall’ufficiale del 6° Reggimento Genio Pionieri dell’Esercito, il capitano Davide Greco.