Tagliacozzo. Gli artificieri vengono chiamati per un pacco sospetto e alla fine lo fanno brillare. Peccato però che nel farlo esplodere danneggiano la storica chiesetta dell’Immaginetta risalente al XVIII secolo. E’ andata distrutta la vetrata del rosone circolare della facciata, andato in mille pezzi, sono state danneggiate già spaccate in vari punti tanto che ora è caduto dell’intonaco, e sono state danneggiati degli arredi sacre. L’esplosione ha anche spaventato i residenti della zona e gli abitanti delle case adiacenti alla piccola struttura che non erano stati avvisati, a loro dire, di quello che stava accadendo. Ora sarà necessario ristrutturare la cappellina risalente risalente al XVIII secolo. La confraternita di Sant’Antonio, insieme alla parrocchia di San Nicola, dovranno trovare i fondi per ripristinare la preziosa chiesetta. Alla chiesetta dell’Immaginetta i tagliacozzani sono molto legati per questioni di devozione e affettive. La scatola sospetta, del peso di quasi cinque chili, conteneva i foglietti per la celebrazione della liturgia. Probabilmente erano stati lasciati da qualche benefattore pensando che potessero essere utili. “Si potevano trovare soluzioni alternative per far brillare il pacco”, spiega Fernando Costantini, uno dei fedeli e residenti della zona, “potevano essere utilizzati dei cani molecolari, oppure utilizzare tecniche per spostare di qualche metro, all’esterno, il pacchetto. Invece è stato fatto esplodere dentro la chiesa, con le ovvie conseguenze. Non voglio immaginare cosa sarebbe accaduto se all’interno ci fosse stato realmente un ordigno o materiale esplosivo”.