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Gli ambientalisti attaccano le decisioni del consiglio regionale: i grifoni sono a rischio

Redazione Attualità di Redazione Attualità
20 Maggio 2014
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Collarmele.I volontari della Stazione Ornitologica Abruzzese onlus, Lipu, Altura, Mountain Wilderness, Salviamo l’Orso, Gruppo Naturalisti Rosciolo attaccano Pd, Forza italia e Fratelli d’Italia: affossano la regolamentazione sull’eolico necessaria in Abruzzo anche per l’Onu! E’ allarme grifoni dalle associazioni: dopo le decisioni del consiglio regionale “se si schianteranno sulle pale eoliche li capiremmo. Il consiglio regionale ha approvato qualche giorno fa un provvedimento che mette a rischio i grifoni. Per questo gli ambientalisti si sono scagliati contro i rappresentanti del consiglio regionale. “L’Onu un covo di talebani ambientalisti del no?”, hanno spiegato, “meglio continuare con l’eolico selvaggio e abrogare la pericolosa norma approvata un mese prima volta a dare una regolata al proliferare incontrollato dell’eolico industriale nelle aree preziose per orso e rapaci? Alcuni consiglieri di Pd (consigliere D’Amico) e Forza Italia (consigliere Sospiri) hanno costituito una santa alleanza trasversale con Fratelli d’Italia (Petri) per scongiurare l’applicazione delle regole all’eolico sulle montagne abruzzesi, approvate ad aprile e pochi giorni fa cassate senza pietà sotto la scure, appunto, di un emendamento proposto dai consiglieri sopra ricordati. L’Unep, l’Agenzia dell’Onu per l’Ambiente, aveva espresso già da due anni tutta la sua preoccupazione allo Stato Italiano per come andavano le cose sull’eolico in Abruzzo a causa dell’impatto su specie protette a livello internazionale come grifoni e nibbi, chiedendo una doverosa regolamentazione. Questa iniziativa può essere sembrata ai consiglieri un’ingerenza insopportabile rispetto alla “normale deregulation” tipica dell’Abruzzo, la cui difesa evidentemente sembra stare a cuore ai consiglieri regionali più dell’accordo Patom per la tutela dell’orso, simbolo della Regione Abruzzo e ormai sull’orlo dell’estinzione. I grifoni muoiono contro le pale eoliche? Fatti loro! Nibbi reali, aquile reali e tanti altri uccelli subiscono la stessa sorte? E chi se ne importa! Con tutta evidenza i grifoni si schiantano contro gli aerogeneratori alti 150 metri di loro spontanea volontà, potrebbero aver pensato i solerti consiglieri regionali, vedendo le foto incontrovertibili delle carcasse degli animali trovate sotto le pale, individui reintrodotti (in maniera forse troppo spregiudicata qualcuno potrebbe aver pensato) dal Corpo Forestale dello Stato che aveva l’ambizione di ricostituire un equilibrio ambientale perduto a causa dell’uomo. Giammai, paiono aver convenuto i consiglieri impegnati nell’ultimo consiglio regionale nello strenuo tentativo, riuscito, di evitare qualsiasi forma di regolamentazione all’occupazione delle creste montane abruzzesi da parte di decine di progetti di eolico industriale, che oltre agli uccelli devastano il paesaggio e tolgono sempre più spazio all’orso. Invece dei rapaci forse è più bello vedere volteggiare sui monti dell’orso e dei grifoni le aziende pronte ad occupare pezzi del territorio regionale con le torri eoliche. Sarà.. ma alle associazioni scriventi la norma proposta dal Consigliere Regionale Acerbo e approvata solo un mese fa e ora abrogata era apparsa un segno di civiltà dopo anni di assalto senza regole e senza neanche l’applicazione di una Valutazione Ambientale Strategica preventiva richiesta addirittura da quei pericolosi funzionari del Ministero dell’Ambiente. Armonizzare e coordinare un regolare sviluppo dell’eolico nella regione, forse appare una cosa inutile per i consiglieri regionali, anche perché, dopo tutto, gli animali mica votano…al massimo muoiono in silenzio sulle pale.

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