Avezzano. A quasi dieci anni dal tragico incidente che ha visto la prematura scomparsa di Emilio Bisciardi, giovane imprenditore agricolo di 22 anni, il tribunale di Avezzano ha emesso la sua sentenza. L’agricoltore B.N., alla guida di una trattrice non assicurata e a fari spenti, è stato condannato a un anno e otto mesi di reclusione dal giudice Francesca D’Orazio.
L’incidente si verificò il 10 ottobre 2014 lungo la strada 40 nel territorio di Luco dei Marsi, nel Fucino. Secondo le indagini, B.N., dipendente di un’azienda agricola locale, non aveva preso le necessarie precauzioni di sicurezza mentre guidava il mezzo pesante. La pubblica accusa, rappresentata dal pm Luigi Sgambati, aveva inizialmente richiesto una pena di tre anni e otto mesi, ma il giudice ha applicato le attenuanti generiche riducendo la condanna.
Questo processo, come riportato dal Centro, è uno dei tre relativi alla morte di Bisciardi; gli altri due, uno penale contro il proprietario del rimorchio e il datore di lavoro di B.N., e un altro di natura civile, sono ancora in corso. Le rappresentanti legali della famiglia Bisciardi, Roberta Stornelli, Virginia Buonavolontà e Pamela Di Pasquale, hanno svolto un ruolo cruciale nel fornire una ricostruzione accurata della dinamica dell’incidente. Questo ha permesso di arrivare alla verità dopo anni di indagini e incertezze, grazie anche al contributo del consulente Alghero Vincenti e del medico legale Simona Ricci.
La vittoria legale, sebbene non possa compensare la perdita di Emilio, rappresenta un significativo passo avanti nella lotta per la giustizia da parte della sua famiglia. Sandro Bisciardi, padre di Emilio e medico veterinario, ha espresso la propria gratitudine verso tutti coloro che hanno lavorato al caso, evidenziando come, nonostante il dolore e le difficoltà, la ricerca della verità fosse l’unico modo per onorare la memoria del figlio e restituirgli dignità.