Avezzano. Questa mattina si è tenuta un’altra udienza nell’ambito del processo che vede implicato insieme ad altri imputati il sindaco di Avezzano Gianni di Pangrazio. E’ accusato, insieme ad altre quattro persone, di reati contro la Pubblica Amministrazione tra cui falso, peculato e abuso d’ufficio per aver attestato la regolarità tecnica di una importante delibera provinciale e per aver utilizzato per scopi personali l’auto di servizio e l’autista. Il Giudice Billi ha rilevato la propria incompatibilità poiché aveva precedentemente firmato un atto relativo al processo ed ha disposto un ulteriore rinvio al 6 luglio. A quel punto si saranno già tenute le elezioni alle quali D Pangrazio sarà candidato sindaco.
In riferimento alla vicenda, il primo cittadino ha sottolineato di “aver utilizzato l’auto, concessa in comodato d’uso gratuito al Comune di Avezzano dalla Provincia dell’Aquila, nel rispetto delle regole, in qualità di sindaco, durante aspettativa non retribuita da dirigente dell’Amministrazione provinciale. Questa vicenda”, ha sottolineato, “sarà presto chiarita lasciando venire alla luce la correttezza del mio operato rispetto a una contestazione che ipotizza un uso improprio della macchina in un frangente”.