Trasacco. Adesca ragazzo sui social e poi lo ricatta, “se non vuoi che pubblichi il tuo video devi darmi 8mila euro”.
E’ successo a Trasacco dove un giovane del posto è stato contattato su Instagram da una ragazza e quello che sembrava un innocente gioco si è trasformato in un incubo.
“Quando ho ricevuto il primo messaggio su Instagram pensavo fosse una ragazza normale, Andreani Naomie, che voleva conoscermi e niente altro. In fondo al giorno d’oggi non è strano ritrovarsi a conoscere qualcuno tramite i social. Chattando con questa ragazza le cose pian piano si sono evolute e hanno preso una piega più spinta, ma anche in quel momento ho pensato che non ci fosse nulla di male essendo entrambi molto giovani. La ragazza”, racconta il giovane, “mi ha chiesto di scaricare l’app Hangouts per continuare a sentirci. Da quel momento lei ha iniziato a videochiamarmi anche due volte al giorno e io, spinto dalla curiosità, ho risposto. Da quel momento è iniziata un’escalation di eventi fuori dal mio controllo”.
“Durante la videochiamata”, spiega, “entrambi, abbiamo giocato in maniera molto spinta ma ingenuamente pensavo che fosse rimasto tra noi. Dopo quella videochiamata, completamente registrata senza il mio consenso, lei ha iniziato a ricattarmi: voleva estorcermi del denaro. Minacciava di caricare il video su un sito pornografico e di inviarlo ad amici e parenti. Continuava a mandarmi messaggi minatori in cui mi diceva che se tenevo davvero alla mia vita dovevo fare quello che mi chiedeva. Mi ha chiesto oltre 8mila euro per eliminare il video e mi diceva che lo stava facendo per aiutare la sorella malata di cancro. In quel momento”, continua il ragazzo, “sono stato assalito dal panico, non sapevo cosa fare e come gestire la situazione. Ho subito parlato con la mia famiglia e ho denunciato tutto l’accaduto alle autorità”.
“Con il senno di poi posso dire che avrei potuto evitare tutto questo. Certamente e sicuramente in futuro farò molta più attenzione. Credo che molte di queste situazioni”, conclude, “possano essere evitare se noi ragazzi venissimo educati all’uso responsabile di questi social. Spero che non accada ad altri ragazzi, anche se sono consapevole che, purtroppo, quella del mondo di Internet è una realtà con cui bisogna fare i conti al giorno d’oggi”.
L’episodio non ha lasciato indifferente Marco Meogrossi della Consulta dei Giovani Trasacco, secondo cui, “questo episodio è l’ennesima conferma che c’è bisogno di educare i giovani all’uso responsabile dei social e più in generale di Internet. Bisogna sensibilizzare e mettere in guardia i ragazzi su pericoli e rischi”, sottolinea Meogrossi, “ed è per questo che nel programma della Consulta era già presente l’argomento, e ora più che mai cercheremo di attivarci. Sicuramente organizzeremo incontri con esperti e autorità che possono dare il loro efficace contributo. Tutto verrà progettato nel rispetto delle norme anti-contagio”.