Avezzano. Oggi alla Fiera di Rimini, l’artista Giovanna Zampagni, abruzzese di adozione, va in scena con una performance artistica curata da Massimiliano Finazzer Flory. L’audio, prodotto dall’avezzanese Matteo Pendenza, riprende i pensieri sull’ecosostenibilità e sul futuro delle energie rinnovabili espressi dagli studenti dell’artista, tra cui alcuni del nostro liceo artistico “V. Bellisario” di Avezzano.
Ridare vita a materiale di scarto, mettendo rifiuti sulla tela e sul corpo dell’artista e docente Zampagni. Il pubblico è invitato a partecipare, aggiungendo i propri pensieri sul tema dell’ambiente alla performance. Un evento insolito che si svolgerà nell’ambito di Ecomondo, la fiera in corso alla Fiera di Rimini.
Oggi pomeriggio, alle 16:30, nello stand D1 201-301 di Greenthesis Group, Massimiliano Finazzer Flory darà voce alla performance artistica di Giovanna Zampagni, accompagnata dalla musica originale prodotta da Matteo Pendenza, che fonde elettronica e sperimentale, con le voci di ragazzi intervistati in Abruzzo e Basilicata.
Di seguito l’intervista rilasciata da Finazzer Flory:
Ci spiega di cosa si tratta?
«Si tratta di materiale di scarto che finisce sulla tela», afferma Finazzer Flory, «con un assemblaggio di rifiuti che riprendono vita grazie alla nostra interpretazione. Giovanna Zampagni compone in diretta un collage materico, mentre la voce e la musica accompagnano l’azione concettuale.»
Quale il ‘ruolo’ che svolgeranno gli spettatori?
«Il pubblico viene invitato a giocare seriamente con noi, aggiungendo parole sul tema dell’ambiente e del 2030. L’opera rimarrà viva, in relazione con il pubblico fino alla conclusione della fiera.»
Al futuro molto prossimo si arriva lavorando su scritti dei grandi dei secoli scorsi…
«È così. Tra i miei testi ci sono quelli di Francesco d’Assisi e Dante, ma anche i miti, alcuni dei quali sono molto attuali: Fetonte, Prometeo, Narciso.»
L’evento promuove l’iniziativa Call4Circular. Cosa significa?
«Si tratta di voce, musica elettronica e installazione di arte contemporanea, tutto in movimento circolare.»
Economia circolare per tutelare la risorsa più preziosa, ma limitata, che abbiamo: l’ambiente.
«L’economia circolare prevede una cultura che circoli. Ecco perché ho raggruppato insieme le voci degli studenti coinvolti con la musica elettronica prodotta dall’artista e architetto marsicano Matteo Pendenza. Zampagni pittura e si pittura il corpo con le parole che io recito nei miei testi, ispirati ai falsi miti della scienza e ai veri miti della natura.»
Un riciclo d’arte.
«Materiale di scarto finisce sulla tela con un assemblaggio di rifiuti che riprendono vita grazie alla nostra interpretazione. Colgo l’occasione per ringraziare Greenthesis Group, che offre a tutti questa opportunità.»
Quello che lei promuove è un progetto ambizioso, che parte dalla storia e, attraverso l’arte, cerca di tracciare un futuro possibile e migliore.
«La performance è parte di un progetto che vede la terra e il pianeta come poesia, un processo di trasformazione che implica la circolazione di buone e belle pratiche tra parola, suono, corpo e immagine.»
Si spazia dunque attraverso discipline e forme d’arte differenti, che si integrano?
«Si spazia tra teatro, musica e arte contemporanea, utilizzando in scena solo materiali e metafore della sostenibilità. Anche i vestiti dell’artista e il copione dell’attore sono diventati prodotti riciclabili di un’arte che non si consuma.»