Collarmele. Imprese, sindacati, istituzioni, agenzie per il lavoro, scuole e Consulta Giovani Collarmele: sono loro i protagonisti dell’affascinante percorso “Giovani in un mondo diffuso”, che ha preso ufficialmente il via ieri, giovedì 11 ottobre, a Collarmele, pensato per accompagnare gli studenti delle quinte superiori di Avezzano nel primo contatto con il mondo del lavoro.
Una “grande alleanza” che proprio ieri, davanti ad una folta platea, si è presentata annunciando origini, scopi e contenuti del progetto ideato dalla consigliera comunale Sara D’Agostino e promosso dal Comune e dalla Consulta Giovani Collarmele.
È stata proprio la segretaria di questo organismo, Simona Del Fiacco, ad aprire i lavori, presentando un video che raccoglie pensieri e riflessioni dei giovani del territorio su lavoro, politica, sindacato, futuro. Il sindaco Antonio Mostacci ha fatto gli onori di casa: “I giovani sono un patrimonio che, in virtù di abilità “multitasking”, ha molto da dare a tutti. Questo percorso è pensato proprio per evitare al nostro territorio di perdere queste preziose giovani generazioni”.
Da parte sua, Sara D’Agostino ha rimarcato il senso dell’iniziativa: “L’esigenza di avvicinare al lavoro le nuove generazioni, che nasce dal fatto che l’Italia purtroppo si muove in controtendenza rispetto al resto dell’Europa per quel che riguarda l’occupazione giovanile, da noi drasticamente più alta. Perché? Istruzione e mondo aziendale tendono a dialogare poco, dilatando i tempi di attesa fra la fine di scuole-università e inizio del lavoro.
Dunque, questo progetto è importante perché se vogliamo davvero creare uomini e donne competenti e di rinnovamento, dobbiamo credere nei nostri giovani e dobbiamo dare loro strumenti che li preparino ad affrontare il mondo dopo la scuola”. A seguire, i rappresentanti delle agenzie per il lavoro Adecco, Gi Group, Manpower e Openjobmetis SpA hanno presentato i contenuti degli incontri che nei prossimi mesi terranno nelle scuole superiori di Avezzano, per dare strumenti formativi ai ragazzi alle prese con il primo approccio con il mondo del lavoro.
Infine, sono intervenuti i rappresentanti del mondo delle imprese, del sindacato e delle istituzioni. Il manager di Lfoundry, Sergio Galbiati, ha rimarcato la specificità del momento attuale: “Stiamo vivendo la fase industriale conosciuta come Impresa 4.0, caratterizzata da cambiamenti velocissimi. Si è passati così dall’industria “pesante” di stampo fordista a quella “pensante” dei giorni nostri: oggi è richiesta soprattutto alta conoscenza e capacità di adattarsi a queste trasformazioni.
È utile allora difendere un “vecchio concetto” di lavoro? Non è vero che oggi le imprese non vogliono promettere il posto fisso: semplicemente non possono, perché tutto cambia velocemente. Ecco allora i miei suggerimenti: risvegliate ciò che è locale, esaltando l’artigiano che è in voi, e studiate perché oggi bisogna essere pronti a gestire la complessità”. A sua volta, il segretario nazionale della Uilm, Rocco Palombella, ha definito “geniale, nobile e coraggiosa l’idea di questo percorso.
Soprattutto coraggiosa, perché la crisi di oggi riguarda proprio coloro che dovranno accompagnare questi ragazzi: gli adulti. Servono adulti motivati, che diano messaggi di speranza, perché i giovani vivono di luce riflessa. Purtroppo, il convitato di pietra di questo percorso è proprio il lavoro, che oggi non c’è. E se manca il lavoro, ogni discorso rischia di essere effimero. Al nostro Paese, al riguardo, serve una nuova capacità di pianificare, per prevedere trasformazioni che continueranno a mettere a dura prova tutti i comparti.
Ad esempio, noi oggi sappiamo che il diesel nell’arco di qualche anno sarà messo al bando: cosa si sta facendo per non farsi trovare impreparati? Ma non dobbiamo abbatterci, e dobbiamo continuare mandare messaggi di positività ai giovani: se non c’è speranza nel futuro, non c’è possibilità e interesse neanche per il presente”.
L’ultimo intervento è stato di Lorenzo Berardinetti, assessore regionale intervenuto al posto del presidente Vicario Giovanni Lolli: “Come Regione abbiamo lavorato tanto in questi anni per sostenere e affiancare le imprese. Da ultimo, il “pacchetto giovani” che mette a disposizione 6 milioni di euro per nuova occupazione. Progetti come questo che prende il via oggi vanno nella giusta direzione perché hanno il grande vantaggio di mettere insieme mondi che faticano a parlarsi”.