Avezzano. Si infittisce il mistero della morte del giovane 31enne trovato senza vita nel cortile del condominio. Sul caso di Cristian Mihai, operaio residente da tempo ad Avezzano e con origini romene, romeno, Emergono nuovi particolari.
La morte è avvenuta durante la notte, forse prima dell’alba, in un’area condominiale della zona nord di Avezzano. Il corpo è stato trovato a terra privo di vita dai condomini, sotto alla palazzina, in direzione del balcone dell’appartamento dove il giovane viveva da alcuni mesi insieme ad alcuni amici connazionali.
Il corpo era sul retro del cortile. Ma ciò che rende misterioso l’accaduto è che si trovava in un’area inaccessibile, dove per arrivarci è necessario superare degli ostacoli. Per tale motivo si era pensato all’ipotesi dal volo dal balcone. Ma neanche questa ipotesi convince perché il corpo non presentava traumi così evidenti da un volo del quarto piano.
Il giallo si infittisce perché sono tanti gli interrogativi a cui gli agenti del commissariato di Avezzano, guidati dal vicequestore Giancarlo Ippoliti, dovranno dare delle risposte. L’ipotesi che il giovane possa essersi arrampicato perché aveva dimenticato le chiavi, per cadere pochi metri dopo aver cominciato l’ascesa, sembra poco realistica.
Le indagini sono svolte dagli agenti della squadra anticrimine guidata dal sostituto commissario Gaetano Del Treste. Il pubblico ministero Maurizio Maria Cerrato, interveuto sul posto insieme al medico legale, ha disposto per oggi l’autopsia sul corpo del giovane.