Tagliacozzo. Secondo le procedure ordinarie, i pazienti oncologici, in stato terminale, dovrebbero avere un percorso più accelerato per i tamponi referenti al Covid -19. Tuttavia, sembra sia accaduto quasi il contrario per Francesco Giovagnorio, in passato sindaco di Tagliacozzo, padre dell’attuale assessore ai lavori pubblici di Tagliacozzo, Roberto Giovagnorio. In stato di malattia terminale, l’uomo aspetta ancora il risultato del tampone della Asl1 da più di una settimana. A denunciare la vicenda è proprio il rappresentante del comune marsicano.
“Purtroppo è nota a molti la situazione di mio padre, che ormai ha raggiunto uno stato terminale della malattia”, spiega Giovagnorio, “Avevamo richiesto il tampone, ovviamente per problemi di ricovero e per la tranquillità dei medici che vengono a visitarlo a casa”. Rivela tristemente l’assessore, “Non gli è rimasto molto tempo e desideriamo possa passare tranquillamente gli ultimi suoi giorni. Invece, dopo quasi una settimana ancora nessuna risposta dalla Asl1 che cura la pratica. Una postazione sola nella Marsica, quella della Asl, che purtroppo non sembra riuscire a gestire tutte le chiamate. Sembra che addirittura ci sia stato bisogno di ditte di supporto per gestire l’intera procedura dei tamponi dopo l’inizio dell’epidemia”.
Tuona Giovagnorio. “È chiara un’inefficiente gestione amministrativa della Asl, nonché una mancanza di strategia per affrontare l’emergenza sanitaria. So inoltre, che nell’ospedale di Tagliacozzo, sono in diversi ad aspettare l’esito del tampone in ospedale. Pensate che oggi, un dipendente mi ha chiamato pensando che mio padre il tampone dovesse ancora farlo, quando invece stiamo aspettando il risultato”.
Continua, “Più volte, anche nella prima fase abbiamo sottolineato anche alla stampa la necessità di un nuovo laboratorio nella Marsica. Perché non utilizzare il Crua e perché solo una postazione nella Asl1? Perché i tamponi devono andare a Teramo e all’Aquila e non ad Avezzano. In nome di persone che soffrono? Il signor Testa, direttore generale della Asl, non viene mai nella sede di Avezzano, non sa nemmeno come sia fatta. La Sanità marsicana paga sempre l’iscrizione ad una serie B. Cup con orari limitati, personale in itinere nella provincia dell’Aquila, con la gente ancora in fila per fare le ricette.
Infine, “voglio fare un appello ai rappresentanti regionali della nostra zona come Quaglieri, Angelosante: la Marsica ha bisogno di un’amministrazione efficiente, mi auguro che il vostro operato miri nella giusta direzione. E in conclusione, un appello lo rivolgo anche al sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio. Continui la sua battaglia per aprire il Crua, non solo per Avezzano, ma per l’intera Marsica”. @RaffaeleCastiglioneMorelli