Tagliacozzo. Un impegno sociale di tutta la comunità nella città culturale di Tagliacozzo. Domani, in occasione della “Giornata Internazionale Contro la Violenza delle Donne”, saranno organizzati diversi eventi. A partire dalle 9.15, sul palcoscenico del Teatro Talia, gli studenti dell’Itet si esibiranno in alcuni sketch ideati appositamente per cercare di trasmettere un messaggio di sensibilizzazione sul delicato tema della giornata. D’altra parte, nel palazzo del municipio in Piazza Duca Degli Abruzzi, alle 11.30, si svolgerà un importante dibattito mirato sulla campagna contro la violenza, organizzato dall’assessore alle politiche sociali, Manuela Marletta. Prima delle “parole”, ad introdurre i partecipanti al discorso, ci sarà una mostra fotografica, allestita nell’atrio del comune, con gli scatti dei giovani locali, Raffaele Castiglione Morelli, Marco Maiolini e Maicol Venturini, ognuno dei quali ha riprodotto un particolare messaggio sulla figura della donna, sulla violenza, sull’amore, sulla rinascita. Nella sala consiliare, parteciperanno all’incontro, oltre il sindaco Vincenzo Giovagnorio, la senatrice Stefania Pezzopane, la neurologa Annamaria Bacchetta, Serena Pisotta, legale del centro Antiviolenza di Avezzano, lo scrittore Giovanni Garufi Bozza e la presidente Befree, Oria Gargano. Il dibattito sarà coordinato dalla preside Patrizia Marziale. Secondo i dati Istat del 2015, sono quasi 7 milioni le donne che hanno subito una qualche forma di violenza nel corso della propria vita. Di queste, il 20,2% ha subito violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% forme più gravi di violenza sessuale come stupri e tentati stupri e ben il 10,6% ha subito violenze sessuali prima dei 16 anni. Purtroppo anche la nostra zona della Marsica non è esente da simili fatti. Non si dimentica facilmente, il tragico femminicidio di Pescina dell’ottobre 2013, dove Veli Selmanaj uccise moglie e figlia a colpi di pistola, dopo aver inoltre subito una denuncia per abusi sessuali su di loro. Un tragico caso che ha travolto l’intera nazionalità. L’uomo fu poi condannato all’ergastolo, ma ha lasciato dietro un vuoto troppo grande nella famiglia. La campagna ha come obiettivo proprio quello di sensibilizzare i cittadini sul tema, invitando le donne, molte delle quali subiscono in silenzio, a uscire dalle pericolose maschere del dovere, per ritrovare un’originaria forma di libertà. L’invito è rivolto a tutti i cittadini e ci si augura una cospicua partecipazione.