Gioia dei Marsi. Gioia dei Marsi fu il paese che subì la più grande catastrofe, in proporzione agli abitanti, nel terremoto del 1915. Ben 3500 vittime, lo sconvolgimento umanitario, sociale ed urbanistico dell’intero territorio comunale. A Gioia, precisamente su Monte Serrone (nella foto), nei pressi della frazione di Sperone, secondo lo studio dei geologi, va ubicata la faglia che dette vita all’epicentro del sisma. Una faglia che, da Gioia, visibile ancora oggi ad occhio nudo, si estende fino alle balze del Sirente, tra Aielli e Celano. “Era quindi giusto – spiega il sindaco di Gioia, Gianclemente Berardini – che gli eventi di ricordo dei 100 anni trascorsi da quella immane tragedia che cambiò per sempre la vita e le abitudini della popolazione di questa parte dell’Abruzzo partissero dal nostro comune”. Il 10 ed 11 ottobre prossimo, quindi, a Gioia avrà luogo un convegno scientifico con la presenza di geologi di fama nazionale, delle autorità, dei componenti degli ordini dei geologi, degli ingegneri e degli architetti, degli studenti dell’Istituto Comprensivo Scolastico di Gioia e di quelli del corso di geotecnica dell’Itc di Avezzano, della popolazione. Il coordinamento scientifico della manifestazione, finalizzato anche al riconoscimento di crediti formativi professionali, è stato affidato al professor Enrico Miccadei, Dirigente del dipartimento di Geologia dell’Università D’Annunzio di Chieti. L’iniziativa è dell’Amministrazione Comunale di Gioia, d’intesa con il Cda del Comitato Marsicano per le Celebrazioni presieduto dal Giovambattista Pitoni e diretto da Sergio Natalia. “Due sono i nostri obiettivi – precisa il Sindaco Berardini – Ricordare l’evento luttuoso, con ricostruzioni storiche e spiegazioni scientifiche. Inoltre – aggiunge – fornire alla popolazione, in particolare ai più giovani, ai ragazzi delle scuole, le informazioni necessarie perché si conviva con un territorio sismico e si possa vivere nella maggiore sicurezza possibile”. Le scuole sono già al lavoro, dopo le lezioni che il professor Miccadei ha tenuto il 7 aprile a Gioia ed il 19 maggio ad Avezzano. Il convegno si aprirà con una giornata di approfondimento scientifico, a cui parteciperanno, oltre al professor Miccadei, i docenti Maurizio Parotto, ordinario emerito di geologia all’Università la Sapienza i Roma; il professor Gian Paolo Cavinato, del Cnr; il professor Gianluca Valensise, dirigente di ricerca dell’Ingv; la professoressa Francesca Lugeri, il dottor Maurizio Galadini, direttore della sezione di sismologia applicata dell’Ingv di Milano. Sabato 11 ottobre, alle ore 10, il professor Miccadei terrà, alle ore 10, una lezione sulla faglia di Monte Serrone per gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Gioia e del corso di geotecnica dell’ITC di Avezzano. Nel pomeriggio di Sabato 11, alle ore 16,30, conclusione pubblica alla presenza dei Sindaci, della popolazione e delle autorità provinciali, regionali e nazionali. Il gruppo di lavoro, coadiuvato ed ordinato da Daniele Fazi, inoltre, sta lavorando alla realizzazione di un video e di una rappresentazione teatrale, con la collaborazione della scrittrice Dacia Maraini, diretta dal regista Eugenio Incarnati, che verranno rappresentati il 13 gennaio, nel corso delle celebrazioni del centenario. Nello stesso giorno sarà presentato un libro, scritto da Cesira Sinibaldi, che raccoglierà fra l’altro numerosi reperti storiografici, traslati in un sapiente gioco letterario, rinvenuti soprattutto nell’archivio storico Comunale. Il calendario, si arricchirà di altri importanti eventi grazie soprattutto alle sinergie delle associazioni pro-loco e del Teatro dialettale “Il Fiore”. “Siamo convinti – conclude il sindaco – di aver avviato un lavoro nell’interesse della popolazione, che coniughi il ricordo alla rielaborazione culturale, l’approccio della memoria alla rilettura scientifica, perché il terremoto, come sanno gli amici aquilani, nel giro di pochi secondi può sconvolgere la vita di intere popolazioni. E noi vogliamo che questo non si ripeta in futuro”.