Celano. Si è concluso con successo e grande spirito partecipativo il campo scuola che l’associazione onlus Diabete&Vita, con il patrocinio del Lions Club di Avezzano, ha dedicato a piccoli e grandi che vivono con il diabete tipo 1. Nella sale e nel parco dell’Hotel Le Gole a Celano, con il supporto di Vincenzo Paciotti, coordinatore del progetto formativo, e delle diabetologhe Antonella Zugaro e Anita Minnucci, tutti i partecipanti hanno condiviso esperienze di cura, formazione pratica e relax migliorando le loro abilità nella gestione della terapia insulinica con microinfusori e sensori glicemici. Gli esercizi sul conteggio dei carboidrati sono stati ideati, con grande creatività, dal dietista Matteo Marconi e proposti come un gioco molto accattivante con divertenti prove pratiche sugli alimenti.
Lo stesso nutrizionista è anche coordinatore del gruppo “Micro..cosmo” che riunisce i numerosi soci tipo 1 dell’associazione onlus. Non è mancata ovviamente la parte dedicata all’attività fisica con una lunga passeggiata lungo i sentieri che portano alla Serra di Celano. Questo tipo di esercizio è stato poi monitorato molto efficacemente con sensori glicemici e successivamente, tramite software dedicati, illustrato con grafici e analizzato con una discussione molto partecipata. “Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto dal campo scuola”, ha commentato il presidente di Diabete & Vita Giuseppe Morzilli, “lo abbiamo fortemente voluto e concretamente sostenuto per migliorare la vita di coloro che sono costretti ogni giorno a fare i conti con i carboidrati e con le dosi di insulina. Ringraziamo infinitamente i medici diabetologi che hanno contribuito del tutto gratuitamente e con entusiasmo al buon esito di questo evento formativo”.
Soddisfatto anche Vincenzo Paciotti, attuale presidente della Società Diabetologica regionale, ideatore e coordinatore del campo scuola. “La qualità della vita di giovani e adulti che vivono con il diabete può essere notevolmente migliorata da una tecnologia d’avanguardia a patto che sia accompagnata da una formazione continua da parte di professionisti esperti”, ha concluso Paciotti, “il gioco, il gruppo ed il confronto delle esperienze di cura fanno parte di questo nuovo metodo che abbiamo messo in atto nel campo scuola. I risultati, al momento sembrano essere molto positivi”.