Avezzano. Se il derby del Fucino tra Paterno e Celano doveva dire qualcosa di decisivo, forse non lo ha detto, e non si poteva pretendere che lo dicesse alla seconda di campionato, ma alcune cose sono emerse o sono state confermate. Ad esempio il fatto che per la squadra di Iodice ci sarà da fare una guerra per ogni punto da conquistare, perché
quest’anno, a differenza di quello passato, tutti l’aspettano al varco, come ha rimarcato lo stesso allenatore a fine gara e come, evidentemente, il Celano ha impietosamente dimostrato con una condotta di gara in trincea, anche quando ha giocato con un uomo in più dal 15′ della ripresa per l’espulsione di Tuzi. La conferma, dunque, è quella di
un campionato di Eccellenza durissimo, dove niente e nessuno regalerà nulla. Paterno in campo con Tuzi e Santucci sulla mediana e Miccichè ancora fuori per guai muscolari; Celano con sette fuori quota al fischio d’inizio e tre dei quattro “vecchietti” sistemati in difesa (in controtendenza evidente rispetto agli orientamenti di quasi tutte le
squadre). Pronti via e Catalli (certamente il migliore in campo insieme a Fanti e ai due centrali difensivi celanesi) subito in cattedra con alcune belle giocate. Al 10′ mette Pendenza davanti alla porta, ma il bomber viene anticipato di un soffio da Castellani, che risulterà implacabile per tutti i novanta minuti; al 15′ il numero dieci lancia Paris, che salta l’uomo e chiama alla respinta l’ottimo Fanti. Il Celano tiene, a centrocampo Scatena e Ranieri fanno un buon filtro. A metà tempo, comunque, il Paterno prova ad accelerare e nello spazio di quattro minuti ancora Catalli ha due buone occasioni per segnare, una da centro area e una dalla distanza, ma in entrambe Fanti si supera. Iodice inverte le posizioni di Paris e di Stornelli, ma la mossa non sortisce effetti e anzi il Celano nel finale di tempo trova il modo di affacciarsi due volte ( le uniche di tutta la partita) nei paraggi di Di Girolamo: la prima con Ippoliti che non riesce a sfondare e la seconda al termine di una bella trama ordita da Capodacqua e Ciccarelli e conclusa con un tiro alto sulla traversa da Mercogliano. La ripresa si apre con lo stesso spartito. Al 6′ Catalli riceve sulla lunetta e libera Stornelli che incrocia a dovere, ma Fanti è sempre lì. Lo stesso Stornelli un minuto dopo lascia il posto a Carosone, ma al 15′ l’arbitro, peraltro ottimo, espelle con un po’ di precipitazione Tuzi per una presunta testata a Mercogliano che in molti non hanno visto (chi avrà ragione?). A quel punto ti aspetteresti un po’ di Celano, ed invece
è sempre il Paterno a condurre la danza e a creare almeno altre tre occasioni da goal, ma l’estremo celanese è insuperabile e dice ancora una volta no ai vari Pendenza e Catalli. Insomma, ottimo punto per il Celano, guadagnato con i denti, e certamente due punti persi per il Paterno, alla luce di quanto la squadra nerazzurra ha saputo costruire. La prossima volta occorrerà almeno più cattiveria sottoporta e la prossima volta si chiama già Pineto.
Tabellino
PATERNO: Di Girolamo, Iaboni, Amore, Tuzi, Gabrieli, D’Amico, Stornelli
(52′ Carosone), Santucci, Pendenza, Catalli, Paris (60′ Ciurlia). A
disposizione: Vergari, Di Stefano, Liberati, Albertazzi, Cordischi. All.
F. Iodice
CELANO: Fanti, Ciccarelli, Di Gioacchino L., Di Gioacchino P.,
Castellani, Capodacqua (85′ Tucci), Ranieri, Scatena, Ippoliti,
Mercogliano, Mancini (77′ Baruffa). A disposizione: Cocuzzi, Giannini,
Villa, Massaro, Carrato. All. F. Fidanza
Arbitro: Sign. A. Ancora di Roma
AS Massimiliano Capodacqua