Roma. Inaugurazione e primo giorno di visite questa mattina alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma per la Mostra “Sulle rive della memoria: il prosciugamento del Fucino. La più grande opera idraulica dell’Italia Unita” promossa dalla Società Geografica Italiana e dalla Biblioteca stessa. L’installazione, che giunge a Roma dopo la sua prima installazione abruzzese presso il Musè (Nuovo Museo Paludi di Celano), sarà aperta gratuitamente al pubblico fino al 28 aprile. Alla presentazione hanno preso parte Gianni Letta, insieme al Presidente della Società Geografica, Franco Salvatori, il Direttore della Biblioteca Nazionale, Osvaldo Avallone, il Direttore generale per i Beni librari, gli Istituti culturali e il Diritto d’Autore, Maurizio Fallace, il curatore della Mostra, Ezio Burri, la Direttrice del Nuovo Museo Paludi di Celano, Geltrude Di Matteo, il Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo, Fabrizio Magani, e l’Amministratore delegato di Carsa edizioni, Giovanni Tavano. Ad aprire i lavori il Presidente della Società Geografica Italiana, Franco Salvatori, che ha ricordato il ruolo della Mostra all’interno dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia in considerazione dell’enorme importanza che ebbe nella nostra storia il prosciugamento di quello che fu per grandezza il terzo lago italiano. “Da quest’opera seguì – ha spiegato Salvatori – un completo riassetto territoriale della conca del Fucino dando vita ad una città dinamica come quella di Avezzano e che adesso è considerata una delle terre più fertili d’Italia”. Osvaldo Avallone, Direttore della Biblioteca Nazionale, ha dichiarato: “Questa mostra è una dedica all’Abruzzo, alla sua storia e alla sua cultura”. E in merito alla mancanza nella Regione di una Biblioteca statale ha dichiarato: “Proporrò l’apertura all’Aquila di una Biblioteca che possa riconsegnare il giusto valore alla memoria storica di questa terra”. “Questa Mostra – ha dichiarato Letta – ha un titolo suggestivo che al cuore di noi Marsicani dice molto di più. Tornare sulle rive della memoria e del ricordo è una cosa che fa bene al cuore. Ci ricorda le radici della nostra vita e racconta al pubblico quanto una Regione come l’Abruzzo abbia dato al nostro Paese”. L’opera di prosciugamento realizzata da Alessandro Torlonia è un esempio di “innovazione, studio e ricerca” che ha regalato all’Italia un primato. La stessa forza e lo stesso entusiasmo, ha spiegato Letta, ci devono guidare oggi ad uscire da questa crisi che, a causa di un debito pubblico esageratamente alto, ci porta a rappresentare l’anello più debole in Europa. Gianni Letta ha quindi ringraziato Franco Salvatori per i tanti meriti della Società Geografica Italiana nella costruzione della storia culturale del Paese e per il costante “entusiasmo e cura” nell’organizzazione di iniziative come questa. E Osvaldo Avallone per l’ospitalità data alla Mostra all’interno della Biblioteca da lui diretta. Una Biblioteca, ha dichiarato Letta, “esempio di come si può rinnovare la pubblica amministrazione in Italia” molto spesso governata da “resistenze” e da un forte “spirito burocratico”. Il Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo, Fabrizio Magani ha sottolineato invece “la grande suggestione visiva della Mostra che valorizza il territorio abruzzese e fa conoscere una storia a molti poco nota”. Grande soddisfazione e gratificazione per la riuscita della Mostra “che mette in luce il patrimonio locale abruzzese” anche da parte di Giovanni Tavano, Amministratore delegato di Carsa edizioni. “Con questa Mostra ci riappropriamo della nostra storia” ha dichiarato orgogliosa Geltrude Di Matteo, Direttrice del Nuovo Museo Paludi di Celano, nato nel 2010 per ridare vita all’arte aquilana dopo il sisma del 2009. “Una mostra da vedere e da apprezzare” anche per Maurizio Fallace che il 1 maggio 2012 concluderà “con grande dispiacere” il suo incarico di Direttore generale per i Beni librari, gli Istituti culturali e il Diritto d’Autore.