Luco. E’ giallo sull’arresto dell’ex pugile Ivan Di Berardino a Luco. E’ stato fermato dai carabinieri che lo hanno trovato nei pressi del bar di Luco Blackout, noto per gli episodi di criminalità in paese e per essere stato chiuso in diverse occasioni per questioni di pubblica sicurezza. Ora però la titolare, Renata Petra, ha denunciato l’ex atleta per aver tentato di sfondare la porta della sua abitazione danneggiandola e per aver detto ai carabinieri che la donna era in possesso di una grossa quantità di droga. Le perquisizioni non hanno invece portato a nulla, così Renata Petra, ha denunciato l’avezzanese per danneggiamento e calunnie. I carabinieri di Luco dei Marsi, insieme a quelli di San Benedetto dei Marsi, Trasacco e Celano, lo hanno arrestato per aver violato quanto espressamente previsto da una norma del “codice antimafia” recentemente introdotto, visto che è un sorvegliato speciale. L’ex pugile violando le prescrizioni imposte con detta “misura, che prevedono di non allontanarsi da Avezzano e di permanere in casa nelle ore notturne, è stato sorpreso nel centro abitato di Luco dei Marsi nei pressi del bar notoriamente frequentato da cittadini stranieri. L’inchiesta è del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Avezzano, Guido Cocco. Di Berardino è difeso dall’avvocato Antonio Pascale, mentre Renata Petra dall’avvocato Verdecchia.