Tagliacozzo. A cinque giorni dalla morte di Teresa Campora, a San Donato, proseguono, dirette dal Procuratore della Repubblica di Avezzano, Vincenzo Barbieri, le indagini sul rinvenimento del corpo senza vita della proprietaria di un negozio della piccola frazione. Pur non trascurandosi alcuna ipotesi investigativa, diversi elementi indurrebbero a ritenere la vicenda frutto di un atto non conservativo.
L’esame autoptico sembrerebbe avere evidenziato la compatibilità tra la ferita provocata da uno strumento da punta e taglio – un coltello da cucina – trovato vicino al cadavere con la causa del decesso. In linea con la ricostruzione anche il rinvenimento, nell’autovettura della donna, lasciata parcheggiata a pochi metri dal luogo dove si è verificato l’evento, di circa 4.000 euro e di un foglio “manoscritto”, nel quale la donna chiederebbe scusa ai figli per quanto poi verificatosi. I primi parziali accertamenti eseguiti sembrerebbero ricondurre la scrittura a quella della 44enne, anche se, per averne la certezza, si dovrà attendere il risultato della consulenza grafica affidata dal Procuratore della Repubblica ad un professionista del settore. I militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale e quelli della Compagnia di Tagliacozzo, che stanno svolgendo l’attività di indagine, stanno scandagliando nel contesto familiare e lavorativo della donna, per cercare di comprendere, a fondo, le motivazioni del gesto, acquisendo, al tempo stesso, qualunque altro eventuale elemento ritenuto di interesse per comprendere gli esatti accadimenti. (g.r.)