Avezzano. Sono stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio volontario per la vicenda di di Collinzio D’Orazio, il cinquantunenne di San Benedetto Dei Marsi trovato morto, sabato scorso, in un canale del fiume Giovenco, dopo giorni di ricerche. Si tratta di Mirko Caniglia (27) e Fabio Mostacci (28), i due giovani del posto che per ultimi hanno visto la vittima riferendo di avergli dato un passaggio a casa.
L’accusa è stata formalizzata dal sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano, Lara Seccacini, titolare dell’inchiesta. I due giovani, difesi dagli avvocato Franco Colucci, Antonio Milo e Mario Flammini, sono accusati anche di abbandono di persona incapace con la conseguenza della morte. “Nelle prossime ore daremo mandato a un consulente di parte “, ha spiegato l’avvocato Flammini, “che parteciperà all’esame autoptico. E’ stata infatti fissata per mercoledì prossimo l’autopsia che sarà eseguita dall’anatomo patologo Cristian D’Ovidio. Lo scopo è accertare le cause della morte e capire se ci siano delle lesioni precedenti alla caduta, provocata o volontaria, in acqua. Si ipotizza infatti l’omicidio volontario.
L’uomo era scomparso il primo febbraio e il suo corpo era stato rinvenuto dal nucleo sommozzatori dei carabinieri di Pescara, insieme ai militari della locale stazione e della compagnia di Avezzano, che seguono le fasi investigative. Il corpo era a pochi metri dal canale di irrigazione denominato Piccola Cinta.