Tagliacozzo. “Lascio tutto come voleva papà”. Era scritto in un biglietto trovato dai carabinieri all’interno dell’auto della vittima, parcheggiata davanti al piccolo podere dove è stato ritrovato il corpo di Maria Teresa Campora, 44 anni, proprietaria di un negozio di alimentari a San Donato, frazione di Tagliacozzo. Gli inquirenti sottoporranno il messaggio a una perizia calligrafica per accertare che effettivamente sia stato scritto da lei. Il dubbio è che possa trattarsi di una messa in scena per sviare le indagini e far pensare a un suicidio. Per tale motivo gli investigatori vogliono vederci chiaro. Sull’addome la donna presentava ferite di arma da taglio. Le indagini sono coordinate dal procuratore della Repubblica di Avezzano, Vincenzo Barbieri e svolte dai carabinieri della compagnia di Tagliacozzo.
stata trovata da un passante supina sul prato. La donna, spostata con due figli, aveva accanto un coltello. Gli inquirenti, che stanno eseguendo i rilievi, cercano di capire se si sia trattato di un omicidio o di un suicidio come inizialmente si era pensato. Sul posto è intervenuto il medico legale che si è riservato di fornire maggiori dettagli dopo l’autopsia. Ora si cerca di trovare degli indizi che possano far luce sulla vicenda. Il pensiero è andato inevitabilmente al giallo di San Donato avvenuto il 23 novembre 1989. Anna Rita Di Domenico, 40 anni, barista del paese, fu massacrata a martellate in un casolare, poco distante dal paese. Sono passati 22 anni esatti dal delitto e l’assassino non ha ancora un volto. Gli unici sospettati sono stati il marito della donna, Angelo Garrone, e un vicino di casa. Il test del Dna li ha però scagionati.