Il cielo è blu oltremare con spruzzate di stelle brillanti come la speranza.
In una cascina di Fucino fatta di cemento,senza porte e con le finestre rotte, piena di attrezzi sparsi qua e là, Giuseppe un uomo con il viso luminoso e gli occhi marroni e Maria una donna meravigliosa con gli occhi verdi come la natura, e con il viso sereno come il sole sono due giovani contadini , di animo buono e gentile hanno ricevuto un dono dal cielo: Maria ha partorito Gesù, un bambino speciale con il viso gioioso e gli occhi azzurri come il mare che quando sarà diventato grande cercherà di portare con la sua parola,pace e prosperità nella Marsica, una terra in crisi. Mentre il bambino riposa in pace nella sua culla di paglia, Giuseppe chiama i conoscenti per avvertirli della sua venuta.
Dopo qualche tempo molte persone accorrono per andare a chiedere a Gesù speranze per una vita migliore. Così nella notte arriva per primo un contadino che dice:” Gesù! Aiutami! Io faccio un lavoro molto faticoso e per questo ti ho portato solo un po’ di verdure perché la mia paga è bassa, non ho figli però ho sempre molte cose da pagare. Aiuta quelli come me che abitano nella Marsica e fa che tutti questi problemi spariscano”.Poi arriva anche un pastore con il suo gregge e si inchina a Gesù dicendo:” Gesù, ti ho portato solo un po’ di lana perché non ho nient’altro da donarti e ho un figlio con molti problemi ed è diventato un delinquente. Aiutami!”.
Infatti nella Marsica ci sono molti problemi sociali come la tossicodipendenza, l’uso di alcool e di fumo tra i giovani….
Arriva un lavoratore di una fabbrica che dice.” La mia fabbrica ha chiuso da pochi giorni e io e la mia famiglia siamo senza salario. I miei figli per mancanza di lavoro si dedicano al gioco d’azzardo consumando i pochi soldi che hanno.”
Nella Marsica le carenze culturali sono molto accentuate, ci sono pochi centri di aggregazione per i giovani, c’è mancanza di mobilità e c’è sedentarietà per questo molti giovani si dedicano all’alcool e al fumo. Gesù ti prego di far sparire questa piaga, di far riaprire le fabbriche che un tempo erano molto importanti in questa zona, e di far vivere la gente con serenità e tranquillità, senza il peso di questo grande problema.
Giada Faonio, classe V A, scuola Vivenza Giovanni XXIII di Avezzano