Avezzano. “Gesù non va in quarantena”. Questo il succo della lettera che un professore di religione ha scritto ai suoi studenti, rimasti a casa in seguito al provvedimento preso dal governo lo scorso 4 marzo, emanato per cercare di contenere l’espansione del Covid19.
“Ciao ragazzi, sapete bene che le nuove tecnologie non sono il mio forte.
Ho, quindi, chiesto aiuto a Francesco, un mio ex alunno, per arrivare a voi.
Stiamo vivendo un’esperienza del tutto nuova.
Il Coronavirus ci costringe a modificare molte delle nostre abitudini.
Abbiamo tanto da imparare per far fronte a nuove necessità.
Cerchiamo di ricordare gli insegnamenti del passato.
Per i greci antichi crisi è opportunità.
Annotiamo bene quello che succede intorno a noi in questi giorni.
Per i ragazzi delle terze possono nascere spunti di riflessione per i percorsi multidisciplinari in vista degli esami.
Per tutti c’è l’invito a studiare sul libro di testo il capitolo successivo all’ultimo trattato in classe.
Un consiglio: abbiamo molto tempo a disposizione, leggiamo sul vangelo il racconto della passione di Gesù.
Mi mancate. A presto.”
Professor Pietro Bontempi