Tagliacozzo. Il sabato pomeriggio è stato caratterizzato a Tagliacozzo dall’interessante presentazione dell’opera letteraria “Gerussia” scritta dal giornalista Salvatore Santangelo. I lavori sono stati introdotti e moderati da Antonio Pensa, e dopo il saluto del Sindaco Vincenzo Giovagnorio, i relatori si sono addentrati in una analisi interessantissima che ha visto proiettare l’essenza del libro correlata ad una serie di aspetti che coinvolgono l’Italia, l’Europa sulla base di approfondimenti sulla Germania e la Russia, che ne hanno ispirato il titolo. Gerussia fa quasi pensare ad una sorta di simbiosi tra queste potenti nazioni, sulle quali emergono tantissimi aspetti di rapporti, tensioni, e collaborazioni a livello internazionale. E quindi Tagliacozzo è stato al centro di una presentazione che è stata voluta anche per la correlazione di determinati aspetti esplicitati dai relatori: Franco Salvatori, Andrea Taurino e Luca Rocci che ha portato il saluto dell’Associazione L’Aquila che rinasce.
Il professor Salvatori ha anche evidenziato l’importanza di alcune iniziative intraprese in Tagliacozzo sul tema della geopolitica come la scuola estiva di formazione politica, ma si è soffermato in lungo ed in largo sui significati che l’autore ha voluto imprimere nella lettura dell’opera. Testi scritti in maniera tale da poter essere letti su diversi livelli – così ha invece spiegato Andrea Taurino – e che forniscono un quadro completo ed esaustivo di una situazione di rapporti internazionali. Poi dopo qualche domanda del pubblico, è stato l’autore Salvatore Santangelo ad addentrarsi in una materia complessa, quanto vasta ma che ha saputo rendere perfettamente comprensibile anche ai meno esperti di questo settore. La geopolitica, che sembra infatti esserci tanto distante, è invece parte del nostro vivere e delle nostre realtà quotidiane. Santangelo, si è soffermato su diversi aspetti, ponendo basi di ragionamento sulla variabili di forza delle nazioni scaturiti in base ad equilibri che per l’appunto dipendono dai rapporti della GeRussia. Poi la forza dell’Europa, l’autore ha sottolineato quanto la Comunità Europea abbia potuto garantire anni di pace, e di reciproca solidità a nazioni che non avrebbero mai avuto elementi per fare la voce grossa o imporsi ad altre potenze. Ma uno degli aspetti che tocca direttamente l’Italia è stato quello relativo ai progetti internazionali per gli smistamenti e le consegne delle merci, partendo dalla Via della Seta, per accorciarne i tempi. “L’Italia può avere grandi opportunità da questi contesti – ha spiegato Santangelo – ma anche dei grandi rischi che derivano da scelte localistiche”. Il riferimento è chiaramente indirizzato a Gioia Tauro, il cui centro di smistamento delle merci internazionali ha raggiunto ormai una completa saturazione. Santangelo spiega che i Cinesi hanno proposto Taranto come nuova base integrativa, ma questioni localistiche non hanno permesso finora alcuna base di sviluppo. Tutto a beneficio del porto greco del Pireo. “I libro vuole essere un messaggio di pace”, con queste parole Salvatore Santangelo ha concluso la sua presentazione, che è stata un fiume in piena di conoscenza di equilibri e di analisi sul panorama politico internazionale. Ad maiora.