Avezzano. Un clima definito “insostenibile” da un gruppo di famiglie della Marsica ha portato alla presentazione di un esposto alla Polizia nei confronti di un’insegnante di scuola primaria. Al centro della denuncia ci sarebbero, secondo quanto riferito dai genitori, episodi quotidiani di insulti, urla e atteggiamenti ritenuti intimidatori nei confronti dei bambini.
Dalle testimonianze raccolte emergono descrizioni di un contesto didattico teso, in cui i piccoli alunni avrebbero assistito e, in alcuni casi, subito comportamenti verbali e fisici giudicati umilianti. Le famiglie parlano di strattonamenti, di parole particolarmente offensive e di un tono costante di rimprovero che avrebbe generato paura, agitazione e pianti frequenti. Una situazione che, secondo quanto riportato, sarebbe stata notata anche da altri bambini e da personale della scuola.
Le segnalazioni non riguarderebbero soltanto gli alunni. Nell’esposto vengono menzionati anche episodi di tensione con colleghe e collaboratori scolastici, oltre a continue interruzioni delle attività didattiche che avrebbero compromesso il normale svolgimento delle lezioni.
Preoccupa soprattutto l’impatto sui bambini: molte famiglie riferiscono cambiamenti nel comportamento dei figli, dall’insonnia al rifiuto di frequentare la scuola, fino a manifestazioni di ansia riconducibili – secondo loro – all’ambiente che si sarebbe creato in classe.
Nel documento presentato alle autorità, i genitori sottolineano come “la serenità degli alunni e il loro diritto a un percorso educativo rispettoso e costruttivo risultino gravemente compromessi”, chiedendo interventi tempestivi per tutelare i minori.
Le famiglie spiegano inoltre di aver già informato la dirigente scolastica, riportando in modo dettagliato gli episodi riferiti dai figli. Nonostante ciò, sostengono che la situazione non avrebbe subito miglioramenti.
“Oggi prevalgono esasperazione e preoccupazione”, affermano in chiusura. “La scuola dovrebbe essere un luogo sicuro, un punto di riferimento positivo. Non possiamo più accettare che i nostri figli vivano quotidianamente paura, mortificazioni o gesti che nulla hanno a che fare con il ruolo educativo”.
Un clima definito “insostenibile” da un gruppo di famiglie della Marsica ha portato alla presentazione di un esposto alla Polizia nei confronti di un’insegnante di scuola primaria. Al centro della denuncia ci sarebbero, secondo quanto riferito dai genitori, episodi quotidiani di insulti, urla e atteggiamenti ritenuti intimidatori nei confronti dei bambini.
Dalle testimonianze raccolte emergono descrizioni di un contesto didattico teso, in cui i piccoli alunni avrebbero assistito e, in alcuni casi, subito comportamenti verbali e fisici giudicati umilianti. Le famiglie parlano di strattonamenti, di parole particolarmente offensive e di un tono costante di rimprovero che avrebbe generato paura, agitazione e pianti frequenti. Una situazione che, secondo quanto riportato, sarebbe stata notata anche da altri bambini e da personale della scuola.
Le segnalazioni non riguarderebbero soltanto gli alunni. Nell’esposto vengono menzionati anche episodi di tensione con colleghe e collaboratori scolastici, oltre a continue interruzioni delle attività didattiche che avrebbero compromesso il normale svolgimento delle lezioni.
Preoccupa soprattutto l’impatto sui bambini: molte famiglie riferiscono cambiamenti nel comportamento dei figli, dall’insonnia al rifiuto di frequentare la scuola, fino a manifestazioni di ansia riconducibili – secondo loro – all’ambiente che si sarebbe creato in classe.
Nel documento presentato alle autorità, i genitori sottolineano come “la serenità degli alunni e il loro diritto a un percorso educativo rispettoso e costruttivo risultino gravemente compromessi”, chiedendo interventi tempestivi per tutelare i minori.
Le famiglie spiegano inoltre di aver già informato la dirigente scolastica, riportando in modo dettagliato gli episodi riferiti dai figli. Nonostante ciò, sostengono che la situazione non avrebbe subito miglioramenti.
“Oggi prevalgono esasperazione e preoccupazione”, affermano in chiusura. “La scuola dovrebbe essere un luogo sicuro, un punto di riferimento positivo. Non possiamo più accettare che i nostri figli vivano quotidianamente paura, mortificazioni o gesti che nulla hanno a che fare con il ruolo educativo”.
Un clima definito “insostenibile” da un gruppo di famiglie della Marsica ha portato alla presentazione di un esposto alla Polizia nei confronti di un’insegnante di scuola primaria. Al centro della denuncia ci sarebbero, secondo quanto riferito dai genitori, episodi quotidiani di insulti, urla e atteggiamenti ritenuti intimidatori nei confronti dei bambini.
Dalle testimonianze raccolte emergono descrizioni di un contesto didattico teso, in cui i piccoli alunni avrebbero assistito e, in alcuni casi, subito comportamenti verbali e fisici giudicati umilianti. Le famiglie parlano di strattonamenti, di parole particolarmente offensive e di un tono costante di rimprovero che avrebbe generato paura, agitazione e pianti frequenti. Una situazione che, secondo quanto riportato, sarebbe stata notata anche da altri bambini e da personale della scuola.
Le segnalazioni non riguarderebbero soltanto gli alunni. Nell’esposto vengono menzionati anche episodi di tensione con colleghe e collaboratori scolastici, oltre a continue interruzioni delle attività didattiche che avrebbero compromesso il normale svolgimento delle lezioni.
Preoccupa soprattutto l’impatto sui bambini: molte famiglie riferiscono cambiamenti nel comportamento dei figli, dall’insonnia al rifiuto di frequentare la scuola, fino a manifestazioni di ansia riconducibili – secondo loro – all’ambiente che si sarebbe creato in classe.
Nel documento presentato alle autorità, i genitori sottolineano come “la serenità degli alunni e il loro diritto a un percorso educativo rispettoso e costruttivo risultino gravemente compromessi”, chiedendo interventi tempestivi per tutelare i minori.
Le famiglie spiegano inoltre di aver già informato la dirigente scolastica, riportando in modo dettagliato gli episodi riferiti dai figli. Nonostante ciò, sostengono che la situazione non avrebbe subito miglioramenti.
“Oggi prevalgono esasperazione e preoccupazione”, affermano in chiusura. “La scuola dovrebbe essere un luogo sicuro, un punto di riferimento positivo. Non possiamo più accettare che i nostri figli vivano quotidianamente paura, mortificazioni o gesti che nulla hanno a che fare con il ruolo educativo”.







