Avezzano. Pensionati, lavoratori e società civile sono chiamati a fare i sacrifici più pesanti per rimettere in ordine i conti dello Stato messi a dura prova dalle gestioni allegre del passato. L’operazione salvezza avviata dal Governo dei tecnici, seppur contenente qualche piccola riduzione dei posti di potere, per essere più credibile e, soprattutto, per non scaricare il costo del risanamento in prevalenza sulla gente comune, ha bisogno di azioni virtuose della politica sia in campo nazionale che in sede locale. Qui, in Marsica, un’occasione concreta potrebbe arrivare dalla fusione di qualche struttura pubblico-privata, come ad esempio tra il Patto territoriale della Marsica e il Gal Terre Aquilane, quest’ultimo rimasto senza Presidente. Il 12 dicembre l’assemblea dei soci del Gruppo di azione locale, chiamata a eleggere il nuovo leader della struttura, può dare un segnale forte, ovvero, decidere di congelare la scelta e mettere in cantiere un percorso finalizzato alla fusione con il Patto territoriale della Marsica dando vita a un’unica agenzia di sviluppo del territorio. Con un colpo solo si raggiungerebbero diversi obiettivi: il taglio dei costi della politica, attraverso la sensibile riduzione del numero degli amministratori; il contenimento delle spese di gestione delle strutture, che operano negli stessi campi, ma in due sedi diverse; l’avvio di un’azione congiunta a sostegno dello sviluppo della Marsica.