Tagliacozzo. Colpo in pieno giorno nella centralissima chiesa della Misericordia. I ladri hanno preso di mira il tabernacolo dorato risalente al 1700 è di grande valore storico e artistico. Lo sportello di oro, rame e ottone è stato divelto in pieno giorno, ma i ladri, fortunatamente, sono stati costretti ad abbandonare il bottino prima della fuga. Probabilmente fuori dalla chiesa c’erano delle persone, forse sedute davanti al bar, e il ladro non è riuscito a uscire in piazza Obelisco con la vistosa opera in mano. I malviventi, secondo la ricostruzione dei carabinieri che indagano sull’accaduto, sono entrati in azione tra le 8 e le 9 del mattino e hanno staccato la porticina di metallo che abbellisce il tabernacolo. Si tratta di un’opera in metallo dorato legato, di ottone e rame, che raffigura un’immagine sacra. In particolare, c’è l’arca dell’alleanza con l’agnello sacrificale al centro circondato da angioletti. Ad accorgersi del furto è stato il priore della confraternita, Paolo Casale, che ha aperto la chiesa intorno alle 8 del mattino per poi richiuderla alle 9. Quando è entrato, però, ha subito notato l’assenza della porta lucente al centro dall’altare del 1600. Così ha eseguito un sopralluogo per accertare che non fosse stato rubato altro. Durante l’ispezione ha trovato l’opera di metallo all’interno di un’acquasantiera che si trova all’ingresso della chiesa. L’opera è stata danneggiata e avrà bisogno di un restauro prima di essere riposizionata davanti al tabernacolo che custodiva delle ostie consacrate. E’ possibile che i ladri cercassero anche qualcosa di prezioso al suo interno ma non sono riusciti ad aprire la porticina. L’altare del 1600 dove si trova il tabernacolo contiene le spoglie di San Clemente. I resti, provenienti dalle catacombe romane, furono donati dai Resta alla chiesetta della Misericordia. Il priore, Paolo Casale, ha assicurato che sarà predisposto un sistema di sorveglianza. Infatti già nel 2008 la Misericordia era stata privata del prezioso dipinto della Maddalena recuperato poi dai carabinieri a Roma, prima che venisse spedito all’estero. I ladri riuscirono a impossessarsi della preziosa opera del XVII secolo, tela di inestimabile valore storico e parte integrante della chiesetta della Misericordia. I carabinieri del nucleo “Tutela patrimonio culturale” l’avevano restituita dopo oltre tre anni alla comunità tagliacozzana prima che una banda di ricettatori la spedisse all’estero. Il prezioso dipinto era stato ritrovato a Roma, in un deposito, insieme a un ostensorio d’Argento rubato a Città Sant’Angelo, e alla prua a forma di muso di cinghiale asportata dalla fontana della Navicella, opera della capitale tra le più importanti del Sansovino.