Avezzano. È stato assolto perché il fatto non sussiste dopo l’accusa di appropriazione indebita di mezzi agricoli. Si tratta di Gianfranco Scipioni, 42 anni, di Luco dei Marsi, e la vicenda risale ai primi giorni del dicembre 2010 quando, a seguito di indagini da parte della Guardia di Finanza riguardanti la detenzione di munizioni da guerra, in relazione al quale il 42enne fu comunque assolto nell’anno 2013, venivano rinvenuti, all’interno della proprietà di Scipioni, due mezzi agricoli risultanti essere di proprietà di D.P.O. A seguito di tale accertamento fu accusato da parte delle forze dell’ordine, nonostante la mancata volontà punitiva della parte offesa, di essersi impossessato arbitrariamente dei predetti mezzi agricoli, dando inizio così ad un procedimento a suo carico, parallelamente a quello del possesso ingiustificato delle munizioni.
Nel corso dell’istruttoria dibattimentale, però, non è emerso nessun elemento che facesse pervenire all’affermazione della responsabilità dell’imputato in quanto la stessa parte offesa, ha dichiarato di aver intrapreso in passato dei rapporti commerciali con l’imputato, a seguito dei quali lo Scipioni vantava un credito nei confronti dell’azienda di famiglia, alla cui riscossione avevano condizionato di comune accordo la restituzione degli automezzi, lasciati parcheggiati all’interno della proprietà dello Scipioni a titolo di garanzia.
Sulla base del quadro probatorio, il giudice del Tribunale di Avezzano, Anna Carla Mastelli, nonostante la richiesta di condanna del pm un anno e sei mesi di reclusione, ha ritenuto non esservi elementi idonei a sostenere la penale responsabilità dell’imputato, difeso dall’avvocato Roberto Verdecchia, per il reato di appropriazione indebita, e ciò, anche alla luce delle dichiarazioni fatte dalla persona offesa ed ha mandato assolto con la formula più piena lo Scipioni Gianfranco, perché il fatto non sussiste.