Avezzano. Nella scorsa serata, il personale della Squadra Anticrimine del Commissariato di P.S. di Avezzano, agli ordini del dr. Marco Nicolai, nel corso di un’operazione svolta a contrastare la recrudescenza dei furti in abitazione, ha arrestato il pregiudicato Guja Antoni, quarantinquenne croato, residente presso il campo nomadi di Cisterna di Latina, e la minore D.V., quindicenne, residente in un campo nomadi di Roma; una terza minore, M.C., appartenente allo stesso campo nomadi, veniva denunciata in stato di libertà. In particolare, durante il pomeriggio, nella zona sud di Avezzano, il personale operante procedeva al controllo di una Peugeot 308 con targa estera; gli occupanti il veicolo, all’atto del fermo, tentavano di occultare degli oggetti, per cui si rendeva necessaria una perquisizione veicolare sul posto, che portava al rinvenimento di numerosa refurtiva, tra cui orologi, penne di marca, portafogli, numerosi capi di abbigliamento, lettori mp3, borse firmate. Ulteriori indagini permettevano di risalire all’identità di una delle vittime dei recenti furti, residente a Chieti, dove il furto era stato compiuto nella stessa mattinata; sono in corso accertamenti volti all’identificazione di altre vittime, per la restituzione della refurtiva. L’uomo, dai controlli effettuati, risultava avere numerosi alias e diversi pregiudizi di polizia, ed era inoltre gravato da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Perugia, relativo ad un cumulo di pene per reati di furto aggravato. Le due minori, nonostante la giovane età, risultavano avere già a loro carico numerosi precedenti, per reati predatori effettuati su tutto il territorio italiano. La minore D.V., anch’essa con numerosi alias, risultava inoltre colpita da una misura cautelare emessa dal Tribunale per i minorenni di Roma, perché gravemente indiziata del reato di furto aggravato; all’atto della perquisizione, la ragazza occultava presso la borsa oggetti atti allo scasso. La terza minore, non colpita da misure restrittive, veniva denunciata in stato di libertà ed affidata ad una comunità di Avezzano. Tutti e tre venivano denunciati infine per i reati di ricettazione e per false attestazioni sulla propria identità personale; loro difensore di fiducia l’avvocato Maria D’ADDABBO del Foro di Roma. L’uomo, ristretto presso il carcere di Avezzano, dovrà espiare un cumulo di pena di due anni e otto mesi di reclusione, per essere stato condannato dai Tribunali di Reggio Emilia, Novara e Perugia. La minore D.V. veniva accompagnata presso l’Istituto Penitenziario Minorile di Roma, a disposizione delle Autorità Giudiziarie competenti.