Avezzano. Ha “funzionato” il dispositivo di controllo del territorio “messo in campo” dal Comando Provinciale per contrastare efficacemente la fenomenologia dei furti. Infatti, nel pomeriggio di domenica, nella “Marsica”, ben cinque persone sono state tratte in arresto in flagranza per furto ed altre due “minorenni” sono stati segnalate sempre per lo stesso reato. Quattro degli arrestati (tre donne e un uomo) e le due ragazze minorenni sono tutte di origine “slava”, provenienti dai “campi nomadi” posti alla periferia di Roma. I Carabinieri della Compagnia di Avezzano, con l’impiego di militari appartenenti al Nucleo Operativo e Radiomobile e a tutte le Stazioni dipendenti, hanno bloccato una vera e propria “incursione” che aveva interessato, in particolare, i comuni di Ortucchio, Cerchio e Celano: cinque le abitazioni prese di mira con il citato “gruppo delinquenziale” suddiviso in due “batterie” contestualmente bloccate. Andando, per ordine: due ragazze non ancora quattordicenni ma già con “esperienze” delinquenziali nello “specifico settore” sono state “bloccate” mentre stavano perpetrando furti in alcune abitazioni di un “quartiere” di Celano. Le stesse, come detto provenienti da un “campo rom” della periferia di Roma, pur non essendo imputabili poiché minori degli anni 14, sono state provvisoriamente “affidate” ad un “centro specializzato di accoglienza di Avezzano in attesa di poter risalire agli esercenti la potestà genitoriale sulle stesse a cui riaffidarle. Chiaramente, a riguardo, veniva informata la competente Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di L’Aquila. Quasi contestualmente a Cerchio venivano bloccate tre donne e un uomo sorpresi mentre stavano perpetrando un furto in una abitazione. Precisamente, a seguito dell’intervento di alcuni equipaggi di militari dell’Arma che stavano “perlustrando” quella zona, veniva trovato un uomo di etnia rom che, insieme ad una donna della medesima etnia, a bordo di una autovettura Fiat Punto, erano in attesa di altre due donne le quali, alla vista dei militari, tentavano di dileguarsi uscendo da un’abitazione dove, già, avevano perpetrato un furto di oggetti in oro, tentando anche di disfarsi della refurtiva. Chiaramente, però, l’estrema professionalità posta in essere dai militari operanti consentiva di bloccare i quattro che, pertanto, venivano accompagnati in caserma per il prosieguo degli accertamenti, con il recupero della refurtiva. È da precisare che due delle tre donne “bloccate” avevano con loro un bambino ciascuno di “pochi mesi”. In tale contesto, fra l’altro, il “quartetto” veniva trovato in possesso della refurtiva proveniente da un altro furto poco prima perpetrato in una abitazione di Ortucchio. A seguito di tutti gli accertamenti, i quattro sono stati tratti in arresto e associati, l’uomo presso la Casa Circondariale di Avezzano mentre le tre donne, che ovviamente hanno portato a seguito i due neonati, a quella di Teramo, tutti a disposizione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Avezzano, Dr. Guido Cocco, titolare del relativo procedimento penale. Chiaramente, tutta la refurtiva recuperata veniva restituita agli aventi diritto. Gli arrestati sono: I.N. di 58 anni, D.N. di 38 anni, S.L. di 27 anni e S.M. di 21 anni, come detto tutti dimoranti in “campi” di Roma. In tale contesto si stanno riscontrando analogie, per le modalità, ad una ventina di furti perpetrati, negli ultimi mesi, nel comprensorio marsicano. Nelle stesse ore, i carabinieri di Cerchio traevano in arresto, sempre per furto aggravato, un pensionato 64 enne del luogo, F.V.D’A. Dagli accertamenti esperiti è risultato che lo stesso, con un allaccio abusivo, ha “prelevato” energia elettrica sottraendola da impianti delle abitazioni vicine. All’uomo è stato concesso il regime degli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida richiesta dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Avezzano, Dr. Guido Cocco, titolare del relativo procedimento penale.