Avezzano. L’assessore all’Ambiente Crescenzo Presutti, coadiuvato dalla polizia ambientale del comune di Avezzano, ha effettuato un sopralluogo nei pressi di fosso Puzzillo, a seguito di alcune segnalazioni, rilevando la fuoriuscita di liquami dai pozzetti della condotta.Il sindaco Giovanni Di Pangrazio ha quindi emesso un’ordinanza affinchè l’Arap ed il Cam si attivino immediatamente per porre in essere tutte le azioni possibili al fine di evitare la fuoriscita di reflui fognari. L’ordinanza prevede, inoltre, che gli enti preposti procedano alla rimozione e allo smaltimento dei rifiuti fuoriusciti ed al ripristino dello stato dei luoghi entro e non oltre 10 giorni dalla data del provvedimento. In fine il Cam e l’Arap dovranno attuare tutte le misure di prevenzione ambientale, svolgendo indagini di qualità e contaminazione dei siti. Qualora fosse accertato il superamento delle Concentrazioni di Soglia di Contaminazione l’amministrazione Di Pangrazio richiede l’immediata divulgazione della notizia nonchè l’attivazione degli adempimenti di legge.«Un avvenimento gravissimo – ha commentato il sindaco -, che si rinnova da tempo a causa di un rimbalso di competenze tra Cam ed Arap che non è più tollerabile. La regione deve intervenire immediatamente e dirimere la diatriba creata, in verità, dalla vecchia amministrazione regionale ed in chiaro contrasto con la normativa nazionale, perchè la competenza sul servizio idrico integrato è senza dubbio dell’Ato 2 e, quindi, del Cam. Il Fucino è un bene prezioso per l’intera regione e va preservato da questo tipo di contaminazioni insostenibili». Il neo assessore all’Ambiente Presutti ha convocato con urgenza la conferenza di servizi per giovedì prossimo, in cui ha invitato a convenire oltre a Cam ed Arap, l’Ato 2 Marsica, la Provincia di L’Aquila, la Regione Abruzzo e la Asl, al fine di «dirimere questa annosa faccenda non più tollerabile dall’amministrazione comunale. La copiosa fuoriuscita di liquami fognari non depurati – ha commentato l’assessore – espone a rischi sanitari l’ambiente ed i cittadini. Urge individuare l’Ente legalmente preposto alla gestione dei depuratori al fine di investire con oculatezza ed efficacia i nuovo fondi Fas a disposizione degli Ato. Non potendo attendere la pronuncia della Corte Costituzionale circa la legittimità della Legge regionale che aveva affidato la gestione all’Arap, in chiaro contrasto con la normativa nazionale».