Tagliacozzo. E’ fuori pericolo la bambina che domenica sera ha rischiato di soffocare per un rigurgito, durante la festa di Ascanio. Molte persone si sono prodigate per soccorrerla e salvarla. Ora, però, dopo i coniugi Simeoni, Nicola e sua moglie Sonia Papa, entrambi sanitari, che hanno raccontato come si sono impegnati per evitare che restasse soffocata, danno la loro versione dei fatti con una mai dettagliata anche altre due persone. Si tratta di Fabrizio Costa, cardiologo militare (tenente colonnello medico che presta servizio all’unità di Terapia intensiva coronarica del policlinico di Roma Celio e sua moglie dottoressa Ornella Di Giacomo. Anche loro, come l’altra coppia, erano a passeggio in piazza nel corso delle manifestazioni di Ascanio. “All’improvviso”, racconta Costa, “sono stato allertato dalle urla di una signora per la richiesta di un intervento di un medico in quanto una bambina stava soffocando. Insieme a mia moglie, medico e specialista pediatra, siamo corsi in aiuto della mamma che teneva in braccio la bambina priva di sensi, di colorito cianotico, in arresto respiratorio e del tutto ipotonica. Tolta dalle braccia della mamma, abbiamo proceduto alle manovre di disostruzione delle vie aeree superiori. Poi, persistendo l’asfissia, sono corso con la bimba in braccio verso una trattoria con tavoli all’aperto, ho adagiato il corpo su un tavolo e ho iniziato le manovre di rianimazione del caso. L’asfissia è durata circa 1-2 minuti, che in realtà mi sono sembrati un eternità. Alla fine”, spiega il medico, “la bambina ha ripreso a respirare. In quel momento, mentre piangeva, sono arrivati gli operatori del 118”, i coniugi Simeoni. “Ho consegnato quindi la bambina mentre cercavo di rassicurare la madre che ormai aveva superato la crisi. Il momento più bello”, aggiunge il medico, “è stato quando, tornato a casa la sera, ho telefonato al reparto di pediatria di Avezzano dove la bambina è stata ricoverata in osservazione e ho parlato con la pediatra di turno che mi informava che la piccola paziente di tre mesi era in buone condizioni di salute. Il nostro intervento (mio e di mia moglie) non è stato ovviamente un atto eroico, ma un atto medico che fa parte della nostra professione che ha questi risvolti positivi. Tuttavia mi piace citare il commento di un amico, presente ieri al fatto e di cui riporto il testo tanto sintetico quanto significativo ” Complimenti, ieri avete avuto un ‘altra figlia”. Raffaele Castiglione Morelli