Avezzano. La Asl tasta il polso ai lavoratori agricoli per conoscerne salute e condizioni di lavoro nell’ottica della prevenzione, con l’obiettivo di ridurre il rischio di malattie e migliorare la sicurezza sul luogo di attività professionale. Una ricerca meramente conoscitiva – svolta in collaborazione con l’Inail – che scatta nel Fucino domani, mercoledì 5 giugno, su circa 500 lavoratori. Un progetto per acquisire informazioni al fine di realizzare una ‘mappatura’ delle patologie in agricoltura e predisporre, al tempo stesso, una migliore protezione del lavoratore al lavoro. Il Servizio Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro della Asl 1, diretto dal dottor Domenico Pompei, andrà a domicilio di titolari di aziende agricole e singoli coltivatori e, avvalendosi di questionari multilingue (nella Piana vi sono lavoratori di diverse etnie) e raccoglierà informazioni sul loro stato di salute e sulle condizioni in cui svolgono il proprio lavoro. Un check-up mirato esclusivamente a scattare una ‘foto’ sulla situazione complessiva delle patologie in agricoltura e dei rischi nel luogo di lavoro da utilizzare in chiave prevenzione. Gli operatori Asl – un team composto da un medico e due tecnici di prevenzione, coordinati dal dr. Pompei – acquisiranno informazioni per l’indagine conoscitiva sul Fucino, in stretta collaborazione con l’Inail, il cui gruppo di lavoro è coordinato dal dottor Alberto Valente. Se vi sono sospetti di una patologia in corso, in base alle informazioni fornite dal lavoratore, si procederà a controlli negli ambulatori Asl. Tra le patologie legate al lavoro nei campi vanno citate le vibrazioni (rumori dei trattori e di altri mezzi agricoli) oppure la postura, vale a dire la posizione assunta dal lavoratore durante le operazioni nei campi e, non meno importante, le problematiche messe in relazione alle intossicazioni per l’impiego di fitofarmaci. Il monitoraggio riguarderà 150 aziende e singoli coltivatori, equivalenti a circa 500 lavoratori. “Abbiamo avuto un confronto molto costruttivo con le associazioni di categoria degli agricoltori”, dichiara il dr. Pompei, “che fattivamente collaborano con noi a questo importante progetto. Le malattie professionali sono difficilmente identificabili e con questa iniziativa potremo conoscere il quadro della patologie agricole nel Fucino. Le informazioni richieste ai lavoratori saranno utilizzate unicamente con questa finalità”