Avezzano. Quando fu aggredito e preso a pugni in pieno centro mentre tentava di difendere la moglie, a novembre scorso, a difenderlo furono dei passanti e dei ragazzini. Oggi si scopre che l’aggressore è lo stesso ragazzino di 15 anni che mercoledì ha accoltellato il fabbro di via Napoli. Luigi Leonio, ex vicepresidente dell’Avezzano Calcio, si sente indignato per l’accaduto ed è convinto che quanto capitato a Francesco D’Alessandro, 50 anni, di Avezzano, ricoverato all’ospedale di Avezzano con tre ferite all’addome e alla coscia, poteva essere evitato. Poteva essere evitato proprio alla luce della sua disavventura, quando a metà novembre l’ex dirigente sportivo venne preso a pugni dallo stesso minorenne in pieno centro, ma il ragazzo venne bloccato dai coetanei fino all’arrivo della polizia. Dopo il fermo, però, fu rilasciato e affidato alla madre poiché minorenne. Leonio stava passeggiando in via Corradini con sua moglie e si accorse che il giovane stava infastidendo i passanti. Improvvisamente diede in escandescenze anche nei confronti di sua moglie e così venne invitato ad allontanarsi. La reazione fu un pugno sul volto. Fortunatamente intervennero dei ragazzi, forse una ventina, che si resero conto di quello che era accaduto e lo accerchiarono in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine. Il fabbro è stato colpito all’addome e alla coscia, a pochi millimetri dall’arteria femorale. A salvarlo è stato un meccanico amico di vecchia data che ha l’officina a pochi passi da dove è avvenuto l’episodio. Lo ha soccorso e portato in ospedale. Leonio è convinto che la stessa sorte poteva capitare a lui, ma nonostante ciò il ragazzino fu rilasciato affidato in custodia ai genitori che, secondo Leonio, “avrebbero dovuto controllarlo con maggiore attenzione”.