La festa dell’olio nuovo in Valle Roveto prosegue oggi a San Vincenzo Vecchio, dove Frantoi Aperti 2025 entra nella sua fase più conviviale. Dopo il grande afflusso della giornata di ieri, il borgo torna a riempirsi di profumi, voci, visite ai frantoi e degustazioni nelle cantine del centro storico, in un clima che unisce festa, memoria e identità locale.
Al centro della giornata di oggi c’è l’incontro tra pane e olio, due alimenti che appartengono alla quotidianità ma che, insieme, raccontano una storia molto più ampia.
Alle 12.00, nella piazzetta centrale, si terrà il talk “Pane, Olio & Fantasia” con la chef Lucia Tellone e Antonio Di Rocco. Sarà un momento di racconto condiviso, in cui la tradizione contadina incontra la sensibilità contemporanea: il pane fatto con farine locali e impasto vivo, l’olio ottenuto dalla Monicella, la varietà autoctona della Valle Roveto, e il ruolo discreto ma fondamentale della comunità che custodisce queste pratiche.
È un appuntamento pensato non come una dimostrazione tecnica, ma come un dialogo sul gusto e sul gesto: spezzare il pane, versare l’olio, riconoscere nei dettagli l’eredità di chi ci ha preceduti. Un modo per ribadire che la gastronomia non è solo nutrimento, ma cultura condivisa.
Sempre con la chef Tellone, ci sarà alle 11.00 lo show cooking “Il Pane dei Ragazzi”, un momento dedicato ai più giovani per trasmettere loro la manualità, la pazienza e l’attenzione che il pane richiede. Un laboratorio pensato per chi vuole toccare con mano un sapere che non si apprende sui libri, ma nel fare.
Nel frattempo, per l’intera giornata, San Vincenzo Vecchio continua ad accogliere visitatori nei suoi vicoli: le cantine restano aperte con piatti tipici, i frantoi permettono di assaggiare e acquistare l’olio nuovo, l’atmosfera resta quella di una festa che appartiene al territorio e lo racconta senza forzature.
Frantoi Aperti, anche quest’anno, si conferma più di un evento gastronomico. È un invito a riconoscersi in una comunità, a ritrovare la bellezza dei gesti semplici, a lasciarsi guidare dai sapori che nascono da una terra che continua a parlarsi addosso, con discrezione, senza esibizione, ma con autenticità.








