Luco dei Marsi. Io e Giovanni siamo entrambi di Luco, ci conosciamo sin da bambini e siamo cresciuti insieme, abbiamo suonato nella stessa band e condiviso la passione per skateboard, ma soprattutto siamo parenti. In realtà io sono un anno più grande, ma per uno strano motivo anagrafico/familiare, che giuro non ho mai capito, anziché essere cugini…sono suo nipote! Ma non è certo di questo che voglio parlare, bensì di un piccolo/grande primato che deteniamo: entrambi abbiamo una via intitolata nel nostro piccolo paese. Scusate se è poco (mi raccomando leggetelo con l’accento del miglior Abatantuono). Via Giovanni Fusarelli è stata intitolata ad un agente della Guardia Forestale che morì molti anni fa sulle montagne appena sopra Villavallelonga. Era d’inverno e la forestale captò un segnale con una richiesta di soccorso. Fusarelli e un suo collega partirono immediatamente con gli sci in cerca dei dispersi, passando per Sant’Elia. Per non perdere tempo azzardarono una traversata sotto una pericolosa cresta innevata che si sganciò dalla cima e li travolse entrambi. Fusarelli perse la vita sotto la valanga di neve, mentre il suo collega riuscì a salvarsi e a chiamare i rinforzi, anche se invano. Fu un giorno particolarmente infelice per la storia di Luco e ancora oggi, quando ci ripenso, non smette di mettermi tristezza per mille motivi che non starò qui ad elencare. Di Francesco Proia e della sua incredibile storia, invece, ebbi già modo di parlarne ampiamente in quest’altro pezzo. Entrambi questi personaggi morirono in circostanze infelici e in entrambi i casi il comune di Luco decise di dedicargli una strada. Oggi, oltre alle due strade e al bizzarro primato toponomastico che deteniamo io e “il parente” Giovanni a Luco dei Marsi, nel paese resta anche il ricordo di due persone eccezionali che hanno dato la loro vita per il bene del prossimo. @francescoproia