L’Aquila. Firmati dal presidente della Regione Abruzzo i decreti di nomina del presidente del Parco Naturale Regionale Sirente Velino e di tre membri del Consiglio direttivo, scelti su indicazione della comunità del Parco. Francesco D’Amore è il nuovo presidente del parco, Francesco Franceschi, Sabatino Musti e Gianfranco Tedeschi i consiglieri, cui si aggiungeranno a breve i tre che verranno nominati dalla Regione Abruzzo.
Dopo più di sei anni di commissariamento finalmente il Parco Sirente Velino ha una governance fortemente legata al territorio e a chi lo vive tutti i giorni. Grazie alla legge di riordino fortemente voluta dal presidente Marsilio e dal vicepresidente Imprudente, infatti, la maggioranza dei componenti dell’organo direttivo del parco, compreso il presidente, sono designati dai Comuni che ricadono nel parco.
“Il direttivo ha finalmente la possibilità, ma anche la responsabilità, di governare il presente e di costruire il proprio futuro. Gli amministratori dei Comuni del parco hanno ben compreso l’importanza della legge di riordino e la responsabilità che è stata loro attribuita, vista l’unanimità e la compattezza con le quali hanno espresso i propri rappresentanti in seno agli organi del parco. Ricordiamo che il riordino ha anche previsto, in linea con gli indirizzi di taglio delle spese, la riduzione del numero di rappresentanti, compresi i revisori, e i connessi costi. La Regione Abruzzo è al fianco del parco da cui si aspetta finalmente la predisposizione del piano e quindi del regolamento, mai approvati nella sua storia ultradecennale”. Lo hanno dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio e il vice presidente Emanuele Imprudente.
La nomina di Francesco D’Amore, già presidente della Comunità del Parco, non è andata giù al M5S, con il consigliere regionale Giorgio Fedele che ha commentato così:
“Non mi stupisce la nomina del centrodestra abruzzese che mette alla guida del Parco Sirente Velino, Francesco D’Amore uno dei principali fautori del vergognoso taglio che questa Giunta a trazione Lega, Fratelli D’Italia e Forza Italia ha applicato all’unico parco di sua competenza.
Lo avevo addirittura preannunciato in alcune interviste e nello stesso Consiglio regionale che la scelta sarebbe potuta ricadere su D’Amore: non sono certo un veggente, ma i giochi politici legati alle azioni di questa maggioranza ormai sono abbastanza chiari a tutti.
Si sta dando il Parco proprio a quella mano che ha azionato i motori per tagliarlo. Ora vedremo cosa saranno capaci di fare al territorio con i primi documenti che questo direttivo dovrà predisporre, ovvero il Piano Parco e il Regolamento.
Di una cosa sono certo, noi saremo lì a leggere ogni parola continuando a combattere per salvare quanto più possibile del nostro Parco Sirente Velino e limitare i danni che potrebbero scaturire dalle azioni di chi, fino a oggi, non si è dimostrato all’altezza di tutelare la regione verde d’Italia”.